domenica 22 febbraio 2009

Il Papa: "Il singolare e specifico ministero del Vescovo di Roma è stato ribadito dal Concilio Vaticano II...(Lumen gentium)"


Il Papa ai fedeli di lingua tedesca: "Chiediamo a San Pietro che, per la sua intercessione, la confusione e le tempeste non scuotano la Chiesa..." (traduzione in italiano)

Il Primato del Papa nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, del Concilio Vaticano II

"Paolo dice: "Voi divenite come belve, uno morde l’altro".
Accenna così alle polemiche che nascono dove la fede degenera in intellettualismo e l’umiltà viene sostituita dall’arroganza di essere migliori dell’altro"
(Lectio divina del Santo Padre presso il Seminario Romano Maggiore)

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LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 22.02.2009

Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:


PRIMA DELL’ANGELUS

Cari fratelli e sorelle!

La pagina evangelica, che la liturgia ci fa meditare in questa settima Domenica del tempo ordinario, riferisce l’episodio del paralitico perdonato e guarito (Mc 2,1-12). Mentre Gesù stava predicando, tra i tanti malati che gli venivano portati, ecco un paralitico su una barella. Al vederlo il Signore disse: "Figlio, ti sono perdonati i peccati" (Mc 2,5). E poiché alcuni dei presenti, all’udire queste parole, erano restati scandalizzati, aggiunse: "Perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: alzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua" (Mc 2,10-11). E il paralitico se ne andò guarito.

Questo racconto evangelico mostra che Gesù ha il potere non solo di risanare il corpo malato, ma anche di rimettere i peccati; ed anzi, la guarigione fisica è segno del risanamento spirituale che produce il suo perdono. In effetti, il peccato è una sorta di paralisi dello spirito da cui soltanto la potenza dell’amore misericordioso di Dio può liberarci, permettendoci di rialzarci e di riprendere il cammino sulla via del bene.

Nell’odierna domenica cade anche la festa della Cattedra di san Pietro, importante ricorrenza liturgica che pone in luce il ministero del Successore del Principe degli Apostoli.

La Cattedra di Pietro simboleggia l’autorità del Vescovo di Roma, chiamato a svolgere un peculiare servizio nei confronti dell’intero Popolo di Dio.

Subito dopo il martirio dei santi Pietro e Paolo, alla Chiesa di Roma venne infatti riconosciuto il ruolo primaziale in tutta la comunità cattolica, ruolo attestato già nel II secolo da sant’Ignazio di Antiochia (Ai Romani, Pref.: Funk, I, 252) e da sant’Ireneo di Lione (Contro le eresie III, 3, 2-3).
Questo singolare e specifico ministero del Vescovo di Roma è stato ribadito dal Concilio Vaticano II.
"Nella comunione ecclesiastica, - leggiamo nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa - vi sono legittimamente delle Chiese particolari, che godono di proprie tradizioni, rimanendo integro il primato della Cattedra di Pietro, la quale presiede alla comunione universale della carità (cfr S. Ign. Ant., Ad Rom., Pref.), tutela le varietà legittime, e insieme veglia affinché ciò che è particolare, non solo non nuoccia all’unità, ma piuttosto la serva" (Lumen gentium, 13).

Cari fratelli e sorelle, questa festa mi offre l’occasione per chiedervi di accompagnarmi con le vostre preghiere, perché possa compiere fedelmente l’alto compito che la Provvidenza divina mi ha affidato quale Successore dell’apostolo Pietro.

Invochiamo per questo la Vergine Maria, che ieri qui, a Roma, abbiamo celebrato con il bel titolo di Madonna della Fiducia. A Lei chiediamo anche di aiutarci ad entrare con le dovute disposizioni d’animo nel tempo della Quaresima, che inizierà mercoledì prossimo con il suggestivo Rito delle Ceneri. Ci apra Maria il cuore alla conversione e all’ascolto docile della Parola di Dio.

DOPO L’ANGELUS

Aujourd’hui, chers pèlerins francophones, nous sommes invités avec saint Paul à redire notre Oui au Christ et à l’amour miséricordieux de Dieu. Il nous donne un cœur capable d’aimer et de pardonner. Il nous libère de nos paralysies et de nos doutes. Il nous met debout et nous invite à nous remettre en marche. En Lui seul, peut s’épanouir notre espérance ! Communauté de pécheurs pardonnés, vivons en Église dans la joie d’un renouveau toujours possible ! En ce jour de la fête de la Chaire de saint Pierre, je vous invite à prier pour le Pape, humble Successeur de Pierre, et pour l’unité de l’Église ! Avec ma Bénédiction Apostolique.

I am pleased to greet all the English-speaking pilgrims gathered for this Angelus. In today’s liturgy, we witness Jesus healing the paralytic lowered to him through the roof because of a large crowd. This passage reminds us that the Lord has power to forgive sins, and that nothing stands in the way of his mercy when we seek him with pure and contrite hearts! Let us never hesitate to ask his pardon – especially through the Sacrament of Reconciliation – so that we may become better instruments of his love for others. God bless you all!

Ganz herzlich begrüße ich alle Gläubigen deutscher Sprache, die mit uns den Engel des Herrn gebetet haben. Heute ist das liturgische Fest der Kathedra Petri, das im Petersdom auch am Sonntag als Hochfest gefeiert wird. Christus hat Petrus als den Felsen erwählt, auf dem er seine Kirche aufbauen wollte. Als Apostel sollte er in der ganzen Welt – universal – als Hirte und Lehrer dienen, und dieses Apostelamt wirkt in seinen Nachfolgern durch alle Zeiten fort. Bitten wir den heiligen Petrus um seinen Fürsprache, daß Verwirrung und Stürme die Kirche nicht erschüttern und wir am unverfälschten Glauben festhalten, in der Einheit bleiben und in Liebe miteinander leben. Der Herr leite und stärke euch mit seinem Segen.

Saludo con afecto a los grupos de lengua española presentes en esta oración mariana, en particular a los fieles de la Diócesis de Cartagena, venidos en peregrinación a Roma acompañados de su Obispo, Monseñor Juan Antonio Reig Pla; a los monaguillos de la Parroquia de Santa Eulalia, en Badajoz; y a las universitarias de las Residencias de las Religiosas Hijas de Cristo Rey, de Cáceres y Santiago de Compostela. Al aproximarse el santo tiempo de Cuaresma, que la meditación asidua del Evangelio de Jesucristo os enseñe a cumplir, de palabra y de obra, lo que es grato a Dios. Feliz domingo.

Serdeczne pozdrowienie kieruję do polaków. Ewangelia tej niedzieli ukazuje Jezusa, który pochyla się nad ludzką słabością i odpuszcza grzechy. Ufni w Jego miłosierdzie z nadzieją zbliżamy się do Wielkiego Postu, czasu pokuty i łaski. Niech wszystkim towarzyszy Boże błogosławieństwo.

[Rivolgo un cordiale saluto ai polacchi. Il Vangelo di questa domenica ci mostra Gesù che si china sull’umana debolezza e perdona i peccati. Fiduciosi nella sua misericordia ci avviciniamo con speranza alla Quaresima, il tempo della penitenza e della grazia. Vi accompagni tutti la benedizione di Dio.]

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti dalla diocesi di Modena-Nonantola, come pure quelli di Padova, Chieri, Chioggia, Pignola, Canale d'Agordo, Altamura e Castelluccio. Saluto, inoltre, gli studenti della Scuola "Francesco Toselli" di Milano e quelli dell'Istituto "Pantaleo" di Torre del Greco. A tutti auguro una buona domenica.

© Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana

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