giovedì 1 marzo 2007

FESTIVITA' NATALIZIE: LO SPECIALE DEL BLOG


MESSAGGI PER LE GIORNATE MONDIALI DELLA PACE

BEATI GLI OPERATORI DI PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013)

EDUCARE I GIOVANI ALLA GIUSTIZIA E ALLA PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2012)

LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA DELLA PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2011)

SE VUOI COLTIVARE LA PACE, CUSTODISCI IL CREATO (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2010)

COMBATTERE LA POVERTÀ, COSTRUIRE LA PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2009)

FAMIGLIA UMANA, COMUNITÀ DI PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2008)

LA PERSONA UMANA, CUORE DELLA PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2007)

NELLA VERITÀ, LA PACE (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2006)

Omelie e scritti di Joseph Ratzinger sul Natale e l'Epifania

Joseph Ratzinger: "L’eredità di Abramo dono di Natale". Il rapporto fra Cristiani ed Ebrei (2000)

Card. Ratzinger: "Lo sguardo dei Magi arrivava lontano: erano persone che andavano alla ricerca di Dio e quindi di se stesse..." (Sul Natale)

Card. Ratzinger: "Lo sguardo dei Magi arrivava lontano: erano persone che andavano alla ricerca di Dio e quindi di se stesse..." (Sul Natale)

Card. Ratzinger (1978): "Se non riconosciamo che Dio si è fatto uomo non possiamo veramente festeggiare e custodire nel nostro cuore il Natale" (Omelia del cardinale Ratzinger nella cattedrale di Monaco, 25 dicembre 1978)

Joseph Ratzinger: "Il bue e l'asino del presepe" (dal testo "Immagini di speranza")

SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE: LO SPECIALE DEL BLOG

NATALE 2012:

NATALE 2012: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

NATALE 2012: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il Papa: "Questo Gesù è l’uomo nuovo che vuole vivere da figlio di Dio, cioè nell’amore; l’uomo che, di fronte al male del mondo, sceglie la via dell’umiltà e della responsabilità, sceglie non di salvare se stesso ma di offrire la propria vita per la verità e la giustizia. Essere cristiani significa vivere così, ma questo genere di vita comporta una rinascita: rinascere dall’alto, da Dio, dalla Grazia. Questa rinascita è il Battesimo, che Cristo ha donato alla Chiesa per rigenerare gli uomini a vita nuova" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 13 gennaio 2013)

Il Papa: "Cari genitori, nel domandare il Battesimo per i vostri bambini, voi manifestate e testimoniate la vostra fede, la gioia di essere cristiani e di appartenere alla Chiesa. È la gioia che scaturisce dalla consapevolezza di avere ricevuto un grande dono da Dio, la fede appunto, un dono che nessuno di noi ha potuto meritare, ma che ci è stato dato gratuitamente e al quale abbiamo risposto con il nostro "sì". È la gioia di riconoscerci figli di Dio, di scoprirci affidati alle sue mani, di sentirci accolti in un abbraccio d’amore, allo stesso modo in cui una mamma sostiene ed abbraccia il suo bambino" (Omelia in occasione del Battesimo di venti neonati, 13 gennaio 2013)

Il Papa: "Anche nel nostro donare non è importante che un regalo sia costoso o meno; chi non riesce a donare un po’ di se stesso, dona sempre troppo poco; anzi, a volte si cerca proprio di sostituire il cuore e l’impegno di donazione di sé con il denaro, con cose materiali. Il mistero dell’Incarnazione sta ad indicare che Dio non ha fatto così: non ha donato qualcosa, ma ha donato se stesso nel suo Figlio Unigenito" (Catechesi udienza generale, 9 gennaio 2013)

Il Papa al Corpo Diplomatico: "Nell’ottica cristiana esiste un’intima connessione tra la glorificazione di Dio e la pace degli uomini sulla terra, così che la pace non sorge da un mero sforzo umano, bensì partecipa dell’amore stesso di Dio. Ed è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza. Infatti, quando si cessa di riferirsi a una verità oggettiva e trascendente, come è possibile realizzare un autentico dialogo?" (Discorso del Santo Padre al Corpo Diplomatico, 7 gennaio 2013)

Il Papa: "Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, la sua manifestazione alle genti, mentre numerose Chiese Orientali, secondo il calendario Giuliano, festeggiano il Natale. Questa leggera differenza, che fa sovrapporre i due momenti, pone in risalto che quel Bambino, nato nell’umiltà della grotta di Betlemme, è la luce del mondo, che orienta il cammino di tutti i popoli" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 gennaio 2013)

Il Papa: "Il Vescovo dev’essere valoroso. E tale valore o fortezza non consiste nel colpire con violenza, nell’aggressività, ma nel lasciarsi colpire e nel tenere testa ai criteri delle opinioni dominanti. Il coraggio di restare fermamente con la verità è inevitabilmente richiesto a coloro che il Signore manda come agnelli in mezzo ai lupi" (Omelia del Santo Padre nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2013)

Il Papa: "Sempre, anche in mezzo alle difficoltà più ardue da affrontare, dobbiamo avere fiducia in Dio, rinnovando la fede nella sua presenza e azione nella nostra storia, come in quella di Maria. Nulla è impossibile a Dio! Con Lui la nostra esistenza cammina sempre su un terreno sicuro ed è aperta ad un futuro di ferma speranza" (Catechesi udienza generale, 2 gennaio 2013)

Il Papa: "In questo primo Angelus del nuovo anno, chiediamo a Maria Santissima, Madre di Dio, che ci benedica, come la mamma benedice i suoi figli che devono partire per un viaggio. Un nuovo anno è come un viaggio: con la luce e la grazia di Dio, possa essere un cammino di pace per ogni uomo e ogni famiglia, per ogni Paese e per il mondo intero" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 1° gennaio 2013)

Il Papa: "Ecco, cari fratelli, il fondamento della nostra pace: la certezza di contemplare in Gesù Cristo lo splendore del volto di Dio Padre, di essere figli nel Figlio, e avere così, nel cammino della vita, la stessa sicurezza che il bambino prova nelle braccia di un Padre buono e onnipotente. Lo splendore del volto del Signore su di noi, che ci concede pace, è la manifestazione della sua paternità; il Signore rivolge su di noi il suo volto, si mostra Padre e ci dona pace" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1° gennaio 2013)

Il Papa: "Certo, a volte è difficile cogliere questa profonda realtà, poiché il male fa più rumore del bene; un omicidio efferato, delle violenze diffuse, delle gravi ingiustizie fanno notizia; al contrario i gesti di amore e di servizio, la fatica quotidiana sopportata con fedeltà e pazienza rimangono spesso in ombra, non emergono. Anche per questo motivo non possiamo fermarci solo alle notizie se vogliamo capire il mondo e la vita; dobbiamo essere capaci di sostare nel silenzio, nella meditazione, nella riflessione calma e prolungata; dobbiamo saperci fermare per pensare" (Omelia in occasione dei primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 31 dicembre 2012)

Il Papa: "Imitando la santa Famiglia di Nazaret, i genitori si preoccupino seriamente della crescita e dell’educazione dei propri figli, perché maturino come uomini responsabili e onesti cittadini, senza dimenticare mai che la fede è un dono prezioso da alimentare nei propri figli anche con l’esempio personale" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 30 dicembre 2012)

Il Papa ai giovani di Taizé: "Il canto è un sostegno e un’espressione incomparabile della preghiera. Cantando Cristo, voi vi aprite anche al mistero della sua speranza. Non abbiate paura di precedere l’aurora per lodare Dio. Non sarete delusi. Cari giovani amici, Cristo non vi toglie dal mondo. Vi manda là dove la luce manca, perché la portiate ad altri. Sì, siete tutti chiamati ad essere delle piccole luci per quanti vi circondano" (Discorso del Santo Padre in occasione del 35° Incontro europeo dei giovani convocato dalla Comunità di Taizé, 29 dicembre 2012)

Il Papa: "Santo Stefano è un modello per tutti coloro che vogliono mettersi al servizio della nuova evangelizzazione. Egli dimostra che la novità dell’annuncio non consiste primariamente nell’uso di metodi o tecniche originali, che certo hanno la loro utilità, ma nell’essere ricolmi di Spirito Santo e lasciarsi guidare da Lui" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 26 dicembre 2012)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2012)

Il Papa: "Dio è glorioso. Dio è luce pura, splendore della verità e dell’amore. Egli è buono. È il vero bene, il bene per eccellenza. Gli angeli che lo circondano trasmettono in primo luogo semplicemente la gioia per la percezione della gloria di Dio. Il loro canto è un’irradiazione della gioia che li riempie. Nelle loro parole sentiamo, per così dire, qualcosa dei suoni melodiosi del cielo" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2012)

Il Papa: "La scena della Visitazione esprime anche la bellezza dell’accoglienza: dove c’è accoglienza reciproca, ascolto, il fare spazio all’altro, lì c’è Dio e la gioia che viene da Lui. Imitiamo Maria nel tempo di Natale, facendo visita a quanti vivono un disagio, in particolare gli ammalati, i carcerati, gli anziani e i bambini. E imitiamo anche Elisabetta che accoglie l’ospite come Dio stesso: senza desiderarlo non conosceremo mai il Signore, senza attenderlo non lo incontreremo, senza cercarlo non lo troveremo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 23 dicembre 2012)


Il Papa alla curia romana: "Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio, quale immagine di Dio viene avvilito nell’essenza del suo essere. Nella lotta per la famiglia è in gioco l’uomo stesso" (Discorso del Santo Padre alla curia romana, 21 dicembre 2012)

Il Papa ai ragazzi dell'Azione Cattolica: "Sono tanti che vi rendono felici, ma c’è un grande Amico che è l’autore della gioia di tutti e con il quale il nostro cuore si riempie di una gioia che sorpassa tutte le altre e che dura per tutta la vita: è Gesù. Ricordate, cari amici: quanto più imparerete a conoscerlo e a dialogare con Lui, tanto più sentirete nel cuore di essere contenti e sarete capaci di vincere le piccole tristezze che ci sono a volte nell’animo" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'udienza ad una rappresentanza di ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana, 20 dicembre 2012)

Articolo del Santo Padre per il "Financial Times" (Tempo di impegno nel mondo per i cristiani). Traduzione in italiano

Il Papa: "Maria vive interamente della e nella relazione con il Signore; è in atteggiamento di ascolto, attenta a cogliere i segni di Dio nel cammino del suo popolo; è inserita in una storia di fede e di speranza nelle promesse di Dio, che costituisce il tessuto della sua esistenza. E si sottomette liberamente alla parola ricevuta, alla volontà divina nell’obbedienza della fede" (Catechesi udienza generale, 19 dicembre 2012)

Il Papa: "La giustizia chiede di superare lo squilibrio tra chi ha il superfluo e chi manca del necessario; la carità spinge ad essere attento all’altro e ad andare incontro al suo bisogno, invece di trovare giustificazioni per difendere i propri interessi. Giustizia e carità non si oppongono, ma sono entrambe necessarie e si completano a vicenda" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 16 dicembre 2012)

Il Papa: "Gesù reca agli uomini la salvezza, una nuova relazione con Dio che vince il male e la morte, e porta la vera gioia per questa presenza del Signore che viene a illuminare il nostro cammino che spesso è oppresso dalle tenebre e dall’egoismo. E possiamo riflettere se realmente siamo consapevoli di questo fatto della presenza del Signore tra noi, che non è un Dio lontano, ma un Dio con noi, un Dio in mezzo a noi, che sta con noi qui nella Santa Eucaristia, sta con noi nella Chiesa viva" (Omelia del Santo Padre in occasione della visita pastorale alla Parrocchia romana di San Patrizio a Colle Prenestino, 16 dicembre 2012)

Il Papa: "Questa luce altissima, di cui l’albero natalizio è segno e richiamo, non solo non ha subito alcun calo di tensione col passare dei secoli e dei millenni, ma continua a risplendere su di noi e a illuminare ogni uomo che viene al mondo, specialmente quando dobbiamo attraversare momenti di incertezza e difficoltà" (Discorso del Santo Padre alla Delegazione giunta dal Molise, e in particolare dal Comune di Pescopennataro, Isernia, per il dono dell’albero di Natale in Piazza San Pietro, 14 dicembre 2012)

Il Papa: "Nella società dei consumi, in cui si è tentati di cercare la gioia nelle cose, il Battista ci insegna a vivere in maniera essenziale, affinché il Natale sia vissuto non solo come una festa esteriore, ma come la festa del Figlio di Dio che è venuto a portare agli uomini la pace, la vita e la gioia vera" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 9 dicembre 2012)


Il Papa: "Solo l’amore può salvare da questa caduta, ma non un amore qualsiasi: un amore che abbia in sé la purezza della Grazia - di Dio che trasforma e rinnova - e che così possa immettere nei polmoni intossicati nuovo ossigeno, aria pulita, nuova energia di vita. Maria ci dice che, per quanto l’uomo possa cadere in basso, non è mai troppo in basso per Dio, il quale è disceso fino agli inferi; per quanto il nostro cuore sia sviato, Dio è sempre «più grande del nostro cuore»" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna, 8 dicembre 2012)

Il Papa: "In Maria non c’è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c’è piena comunione, piena intesa. C’è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E’ piena della sua Grazia, del suo Amore" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 8 dicembre 2012)


Il Papa: "Cari amici, l’Avvento, il tempo liturgico che abbiamo appena iniziato e che ci prepara al Santo Natale, ci pone di fronte al luminoso mistero della venuta del Figlio di Dio, al grande "disegno di benevolenza" con il quale Egli vuole attirarci a Sé, per farci vivere in piena comunione di gioia e di pace con Lui" (Catechesi udienza generale, 5 dicembre 2012)

Il Papa: "La venuta del Signore continua, il mondo deve essere penetrato dalla sua presenza. E questa venuta permanente del Signore nell’annuncio del Vangelo richiede continuamente la nostra collaborazione; e la Chiesa, che è come la Fidanzata, la promessa Sposa dell’Agnello di Dio crocifisso e risorto. in comunione con il suo Signore collabora in questa venuta del Signore, nella quale già comincia il suo ritorno glorioso" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 2 dicembre 2012)

Il Papa agli universitari: "Questa sera potete sperimentare che non siete soli: sono con voi i docenti, i cappellani universitari, gli animatori dei collegi. E’ con voi il Papa! E, soprattutto, siete inseriti nella grande comunità accademica romana, in cui è possibile camminare nella preghiera, nella ricerca, nel confronto, nella testimonianza al Vangelo" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione dei primi Vespri della prima domenica di Avvento con gli Universitari degli Atenei Romani e delle Università Pontificie in Roma, 1° dicembre 2012)

NATALE 2011:

NATALE 2011: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

NATALE 2011: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il Papa agli Amministratori di Roma e del Lazio: "È importante che maturi un rinnovato umanesimo nel quale l’identità dell’essere umano sia compresa con la categoria di persona. La crisi attuale, infatti, ha nelle sue radici anche l’individualismo, che oscura la dimensione relazionale dell’uomo e lo conduce a chiudersi nel proprio piccolo mondo, ad essere attento a soddisfare innanzitutto i propri bisogni e desideri, preoccupandosi poco degli altri" (Discorso del Santo Padre agli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, 12 gennaio 2012)

Il Papa al Corpo Diplomatico: "Davvero il mondo è oscuro, laddove l’uomo non riconosce più il proprio legame con il Creatore e, così, mette a rischio anche i suoi rapporti con le altre creature e con lo stesso creato. Il momento attuale è segnato purtroppo da un profondo malessere e le diverse crisi: economiche, politiche e sociali, ne sono una drammatica espressione" (Discorso del Santo Padre al Corpo Diplomatico, 9 gennaio 2012)

Il Papa: "Ognuno di noi è voluto, è amato da Dio. E anche in questa relazione con Dio noi possiamo, per così dire, "rinascere", cioè diventare ciò che siamo. Questo accade mediante la fede, mediante un "sì" profondo e personale a Dio come origine e fondamento della nostra esistenza. Con questo "sì" io accolgo la vita come dono del Padre che è nei Cieli, un Genitore che non vedo, ma in cui credo e che sento nel profondo del cuore essere il Padre mio e di tutti i miei fratelli in umanità, un Padre immensamente buono e fedele" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 8 gennaio 2012)

Il Papa: "Il vero educatore non lega le persone a sé, non è possessivo. Vuole che il figlio, o il discepolo, impari a conoscere la verità, e stabilisca con essa un rapporto personale. L’educatore compie il suo dovere fino in fondo, non fa mancare la sua presenza attenta e fedele; ma il suo obiettivo è che l’educando ascolti la voce della verità parlare al suo cuore e la segua in un cammino personale" (Omelia in occasione del Battesimo di sedici neonati, 8 gennaio 2012)

Il Papa: "Gesù è il sole apparso all’orizzonte dell’umanità per illuminare l’esistenza personale di ognuno di noi e per guidarci tutti insieme verso la meta del nostro pellegrinaggio, verso la terra della libertà e della pace, in cui vivremo per sempre in piena comunione con Dio e tra di noi" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 gennaio 2012)

ANNUNCIO DI CONCISTORO PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI (Angelus, 6 gennaio 2012)

Il Papa: "...il Vescovo deve essere un uomo dal cuore inquieto che non si accontenta delle cose abituali di questo mondo, ma segue l’inquietudine del cuore che lo spinge ad avvicinarsi interiormente sempre di più a Dio, a cercare il suo Volto, a conoscerLo sempre di più, per poterLo amare sempre di più. Anche il Vescovo deve essere un uomo dal cuore vigilante che percepisce il linguaggio sommesso di Dio e sa discernere il vero dall’apparente. Anche il Vescovo deve essere ricolmo del coraggio dell’umiltà, che non si interroga su che cosa dica di lui l’opinione dominante, bensì trae il suo criterio di misura dalla verità di Dio e per essa s’impegna: “opportune – importune”. Deve essere capace di precedere e di indicare la strada" (Monumentale omelia nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2012)

Il Papa: "Il Natale è la festa in cui Dio si fa così vicino all’uomo da condividere il suo stesso atto di nascere, per rivelargli la sua dignità più profonda: quella di essere figlio di Dio. E così il sogno dell’umanità cominciando in Paradiso - vorremmo essere come Dio - si realizza in modo inaspettato non per la grandezza dell’uomo che non può farsi Dio, ma per l’umiltà di Dio che scende e così entra in noi nella sua umiltà e ci eleva alla vera grandezza del suo essere" (Catechesi udienza generale, 4 gennaio 2012)

Il Papa: "Invito tutti ad avere la pazienza e la costanza di ricercare la giustizia e la pace, di coltivare il gusto per ciò che è retto e vero. La pace non è mai un bene raggiunto pienamente, ma una meta a cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale tutti dobbiamo operare" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 1° gennaio 2012)

Il Papa: "Vorrei invece sottolineare che, di fronte alle ombre che oggi oscurano l’orizzonte del mondo, assumersi la responsabilità di educare i giovani alla conoscenza della verità, ai valori fondamentali dell’esistenza, alle virtù intellettuali, teologali e morali, significa guardare al futuro con speranza. E in questo impegno per un’educazione integrale, entra anche la formazione alla giustizia e alla pace" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1° gennaio 2012)

Il Papa: "Da quando il Salvatore è disceso dal Cielo, l’uomo non è più schiavo di un tempo che passa senza un perché, o che è segnato dalla fatica, dalla tristezza, dal dolore. L’uomo è figlio di un Dio che è entrato nel tempo per riscattare il tempo dal non senso o dalla negatività e che ha riscattato l’umanità intera, donandole come nuova prospettiva di vita l’amore, che è eterno" (Omelia in occasione dei primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 31 dicembre 2011)

Il Papa: "La Famiglia di Nazaret è il primo modello della Chiesa in cui, intorno alla presenza di Gesù e grazie alla sua mediazione, si vive tutti la relazione filiale con Dio Padre, che trasforma anche le relazioni interpersonali, umane" (Catechesi udienza generale, 28 dicembre 2011)

Il Papa: "In questo momento voglio ripetere ancora una volta con forza: la violenza è una via che conduce solamente al dolore, alla distruzione e alla morte; il rispetto, la riconciliazione e l’amore sono l’unica via per giungere alla pace" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 26 dicembre 2011)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2011)

Il Papa: "Il Papa: Se vogliamo trovare il Dio apparso quale bambino, allora dobbiamo scendere dal cavallo della nostra ragione “illuminata”. Dobbiamo deporre le nostre false certezze, la nostra superbia intellettuale, che ci impedisce di percepire la vicinanza di Dio. Dobbiamo seguire il cammino interiore di san Francesco – il cammino verso quell’estrema semplicità esteriore ed interiore che rende il cuore capace di vedere" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2011)

Il Papa alla curia romana: "Il nocciolo della crisi della Chiesa in Europa – come ho detto a Friburgo – è la crisi della fede. Se ad essa non troviamo una risposta, se la fede non riprende vitalità, diventando una profonda convinzione ed una forza reale grazie all’incontro con Gesù Cristo, tutte le altre riforme rimarranno inefficaci" (Discorso del Santo Padre alla curia romana, 22 dicembre 2011)

Il Papa: "A noi credenti la celebrazione del Natale rinnova la certezza che Dio è realmente presente con noi, ancora "carne" e non solo lontano: pur essendo col Padre è vicino a noi. Dio, in quel Bambino nato a Betlemme, si è avvicinato all’uomo: noi Lo possiamo incontrare adesso, in un «oggi» che non ha tramonto" (Catechesi udienza generale, 21 dicembre 2011)

Il Papa: "Maria è infinitamente superata dal Mistero, eppure occupa perfettamente il posto che, al centro di esso, le è stato assegnato. Il suo cuore e la sua mente sono pienamente umili, e, proprio per la sua singolare umiltà, Dio aspetta il "sì" di questa fanciulla per realizzare il suo disegno. Rispetta la sua dignità e la sua libertà" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 18 dicembre 2011)

IL PAPA INCONTRA I DETENUTI DI REBIBBIA E RISPONDE "A BRACCIO" ALLE LORO DOMANDE: LA TRASCRIZIONE

Il Papa a Rebibbia: "Giustizia e misericordia, giustizia e carità, cardini della dottrina sociale della Chiesa, sono due realtà differenti soltanto per noi uomini, che distinguiamo attentamente un atto giusto da un atto d’amore. Giusto per noi è “ciò che è all’altro dovuto”, mentre misericordioso è ciò che è donato per bontà. E una cosa sembra escludere l’altra. Ma per Dio non è così: in Lui giustizia e carità coincidono; non c’è un’azione giusta che non sia anche atto di misericordia e di perdono e, nello stesso tempo, non c’è un’azione misericordiosa che non sia perfettamente giusta" (Discorso del Santo Padre in occasione della Visita Pastorale alla Casa Circondariale Nuovo Complesso di Rebibbia, Roma, 18 dicembre 2011)

Il Papa: "Natale è festa cristiana e i suoi simboli costituiscono importanti riferimenti al grande mistero dell’Incarnazione e della Nascita di Gesù, che la liturgia costantemente rievoca. Il Creatore dell’universo, facendosi bambino, è venuto tra noi per condividere il nostro cammino; si è fatto piccolo per entrare nel cuore dell’uomo e così rinnovarlo con il suo amore. Predisponiamoci ad accoglierlo con fede" (Discorso del Santo Padre ad una delegazione giunta dall’Ucraina per il dono dell’albero di Natale in Piazza San Pietro, 16 dicembre 2011)

Il Papa agli universitari romani: "Essere costanti e pazienti significa imparare a costruire la storia insieme con Dio, perché solo edificando su di Lui e con Lui la costruzione è ben fondata, non strumentalizzata per fini ideologici, ma veramente degna dell’uomo" (Omelia del Santo Padre in occasione della celebrazione dei Vespri con la partecipazione degli Universitari romani, 15 dicembre 2011)

Il Papa: "La vera gioia non è frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola di-vertere, cioè esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità. La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante avere spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 11 dicembre 2011)

Il Papa: "Giovanni Battista è una voce nel deserto ed è un testimone della luce; e questo ci tocca nel cuore, perché in questo mondo con tante tenebre, tante oscurità, tutti siamo chiamati ad essere testimoni della luce. Questa è proprio la missione del tempo di Avvento: essere testimoni della luce, e possiamo esserlo solo se portiamo in noi la luce, se siamo non solo sicuri che la luce c’è, ma che abbiamo visto un po’ di luce" (Saluto ai bambini ed omelia del Santo Padre in occasione della visita pastorale alla parrocchia di Santa Maria delle Grazie a Casal Boccone, 11 dicembre 2011)

Il Papa: "L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri. Mentre infatti Maria è Immacolata, libera da ogni macchia di peccato, la Chiesa è santa, ma al tempo stesso segnata dai nostri peccati. Per questo il Popolo di Dio, peregrinante nel tempo, si rivolge alla sua Madre celeste e domanda il suo aiuto" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna, 8 dicembre 2011)

Il Papa: "L’espressione «piena di grazia» indica l’opera meravigliosa dell’amore di Dio, che ha voluto ridarci la vita e la libertà, perdute col peccato, mediante il suo Figlio Unigenito incarnato, morto e risorto" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 8 dicembre 2011)

Il Papa accende l'albero di Natale di Gubbio: "Ciascuno sia una luce per chi gli sta accanto; esca dall’egoismo che spesso chiude il cuore e spinge a pensare solo a se stessi; doni un po’ di attenzione all’altro, un po’ di amore. Ogni piccolo gesto di bontà è come una luce di questo grande Albero: insieme alle altre luci è capace di illuminare l’oscurità della notte, anche quella più buia" (Saluto del Santo Padre, 7 dicembre 2011)

Il Papa: Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come stile di vita, specialmente in preparazione alla festa del Natale, in cui il Signore – come direbbe san Paolo – "da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 4 dicembre 2011)

Il Papa alla Bayerischer Rundfunk: "Tempo silenzioso, tempo di silenzio. Oggi l’Avvento è spesso proprio il contrario: tempo di una sfrenata attività, si compra, si vende, preparativi di Natale, dei grandi pranzi, eccetera. Così, anche da noi. Ma, come avete visto, le tradizioni popolari della fede non sono sparite, anzi, sono state rinnovate, approfondite, aggiornate. E così creano isole per l’anima, isole del silenzio, isole della fede, isole per il Signore, nel nostro tempo..." (Discorso del Santo Padre in occasione dell'"Oratorio natalizio delle Alpi" e della proiezione del film "Dal cielo in terra - Avvento e Natale nelle Prealpi Bavaresi" offerti dalla Radiotelevisione bavarese "Bayerischer Rundfunk", 2 dicembre 2011)

Il Papa: "Il vero "padrone" del mondo non è l’uomo, ma Dio...Il Tempo di Avvento viene ogni anno a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il suo giusto orientamento, verso il volto di Dio. Il volto non di un "padrone", ma di un Padre e di un Amico" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 27 novembre 2011)

NATALE 2010:

NATALE 2010: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

NATALE 2010: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il Papa agli Amministratori del Lazio: "Cellula originaria della società è la famiglia, fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna. È nella famiglia che i figli apprendono i valori umani e cristiani che consentono una convivenza costruttiva e pacifica. È nella famiglia che si imparano la solidarietà fra le generazioni, il rispetto delle regole, il perdono e l’accoglienza dell’altro. È nella propria casa che i giovani, sperimentando l’affetto dei genitori, scoprono che cosa sia l’amore e imparano ad amare" (Discorso del Santo Padre agli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, 14 gennaio 2011)

Il Papa al Corpo Diplomatico: "La dimensione religiosa è una caratteristica innegabile e incoercibile dell’essere e dell’agire dell’uomo, la misura della realizzazione del suo destino e della costruzione della comunità a cui appartiene. Pertanto, quando l’individuo stesso o coloro che lo circondano trascurano o negano questo aspetto fondamentale, si creano squilibri e conflitti a tutti i livelli,tanto sul piano personale che su quello interpersonale" (Monumentale e storico discorso al Corpo Diplomatico, 10 gennaio 2011)

Il Papa: "Ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere «di nuovo» l’uomo dal grembo della Chiesa" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 9 gennaio 2011)

Il Papa: "Cari amici, donandoci la fede, il Signore ci ha dato ciò che vi è di più prezioso nella vita, e cioè il motivo più vero e più bello per cui vivere: è per grazia che abbiamo creduto in Dio, che abbiamo conosciuto il suo amore, con cui vuole salvarci e liberarci dal male. La fede è il grande dono con il quale ci dà anche la vita eterna, la vera vita" (Omelia in occasione del Battesimo di ventuno neonati, 9 gennaio 2011)

Il Papa: "L’Epifania preannuncia l’apertura universale della Chiesa, la sua chiamata ad evangelizzare tutte le genti. Ma l’Epifania ci dice anche in che modo la Chiesa realizza questa missione: riflettendo la luce di Cristo e annunciando la sua Parola. I cristiani sono chiamati ad imitare il servizio che fece la stella per i Magi" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 gennaio 2011)

Il Papa: "Dobbiamo togliere dalla nostra mente e dal nostro cuore l’idea della rivalità, l’idea che dare spazio a Dio sia un limite per noi stessi; dobbiamo aprirci alla certezza che Dio è l’amore onnipotente che non toglie nulla, non minaccia, anzi, è l’Unico capace di offrirci la possibilità di vivere in pienezza, di provare la vera gioia" (Monumentale omelia nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2011)

Il Papa in visita al Gemelli: "Cari bambini e ragazzi, ho voluto venire a trovarvi anche per fare un po’ come i Magi. Come avete fatto voi, i Magi portarono a Gesù dei doni - oro, incenso e mirra - per manifestargli adorazione e affetto. Oggi vi ho portato anch’io qualche regalo, proprio perché sentiate, attraverso un piccolo segno, la simpatia, la vicinanza, l’affetto del Papa. Ma vorrei che tutti, adulti e bambini, in questo tempo di Natale, ricordassimo che il più grande regalo l’ha fatto Dio a ciascuno di noi" (Discorso al termine della visita al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, 5 gennaio 2011)

Il Papa: "Incarnazione e Pasqua non stanno una accanto all’altra, ma sono i due punti chiave inseparabili dell’unica fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio Incarnato e Redentore. Croce e Risurrezione presuppongono l’Incarnazione. Solo perché veramente il Figlio, e in Lui Dio stesso, “è disceso” e “si è fatto carne”, morte e risurrezione di Gesù sono eventi che risultano a noi contemporanei e ci riguardano, ci strappano dalla morte e ci aprono ad un futuro in cui questa “carne”, l’esistenza terrena e transitoria, entrerà nell’eternità di Dio" (Catechesi udienza generale, 5 gennaio 2011)

Il Papa: "Ieri mattina abbiamo appreso con dolore la notizia del grave attentato contro la comunità cristiana copta compiuto ad Alessandria d’Egitto. Questo vile gesto di morte, come quello di mettere bombe ora anche vicino alle case dei cristiani in Iraq per costringerli ad andarsene, offende Dio e l’umanità intera, che proprio ieri ha pregato per la pace e ha iniziato con speranza un nuovo anno" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 2 gennaio 2011)

Il Papa: "Là dove si riconosce effettivamente la libertà religiosa, la dignità della persona umana è rispettata nella sua radice e, attraverso una sincera ricerca del vero e del bene, si consolida la coscienza morale e si rafforzano le stesse istituzioni e la convivenza civile. Per questo la libertà religiosa è via privilegiata per costruire la pace" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 1° gennaio 2011)

Il Papa: "L’umanità non può mostrarsi rassegnata alla forza negativa dell’egoismo e della violenza; non deve fare l’abitudine a conflitti che provocano vittime e mettono a rischio il futuro dei popoli. Di fronte alle minacciose tensioni del momento, di fronte specialmente alle discriminazioni, ai soprusi e alle intolleranze religiose, che oggi colpiscono in modo particolare i cristiani, ancora una volta rivolgo il pressante invito a non cedere allo sconforto e alla rassegnazione. Esorto tutti a pregare affinché giungano a buon fine gli sforzi intrapresi da più parti per promuovere e costruire la pace nel mondo" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1° gennaio 2011)

Il Papa: "Proprio nel Bambino di Betlemme possiamo contemplare in modo particolarmente luminoso ed eloquente l’incontro dell’eternità con il tempo, come ama esprimersi la liturgia della Chiesa. Il Natale ci fa ritrovare Dio nella carne umile e debole di un bambino. Non c’è qui forse un invito a ritrovare la presenza di Dio e del suo amore che dona la salvezza anche nelle brevi e faticose ore della nostra vita quotidiana? Non è forse un invito a scoprire che il nostro tempo umano – anche nei momenti difficili e pesanti – è incessantemente arricchito delle grazie del Signore, anzi della Grazia che è il Signore stesso?" (Omelia in occasione dei primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 31 dicembre 2010)

Il Papa ai Pueri Cantores: "Custodite la gioia che la venuta di Gesù porta con sé e scoprite sempre più quanto Egli vi voglia bene" (Discorso del Santo Padre in occasione dell'udienza ai partecipanti al 36° Congresso internazionale promosso dalla Federazione Internazionale dei Pueri Cantores, 30 dicembre 2010)

Il Papa pranza con gli assistiti delle Missionarie della Carità: "Cari amici! Sappiate che il Papa vi vuole bene, vi porta nel cuore, vi raccoglie tutti in un abbraccio paterno e prega per voi. Tanti auguri! Grazie per aver voluto condividere la gioia di questi giorni di festa" (Saluto al termine del pranzo offerto dal Santo Padre alle persone assistite dalle diverse comunità romane delle Missionarie della Carità, 26 dicembre 2010)

Il Papa: "Di questo hanno bisogno i bambini: dell’amore del padre e della madre. E’ questo che dà loro sicurezza e che, nella crescita, permette la scoperta del senso della vita" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 26 dicembre 2010)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2010)

Il Papa: "Dio ci ha prevenuto con il dono del suo Figlio. Sempre di nuovo Dio ci previene in modo inatteso. Non cessa di cercarci, di sollevarci ogniqualvolta ne abbiamo bisogno. Non abbandona la pecora smarrita nel deserto in cui si è persa. Dio non si lascia confondere dal nostro peccato. Egli ricomincia sempre nuovamente con noi. Tuttavia aspetta il nostro amare insieme con Lui. Egli ci ama affinché noi possiamo diventare persone che amano insieme con Lui e così possa esservi pace sulla terra" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2010)

Il Papa alla BBC Radio: "Dio è sempre fedele alle sue promesse, ma spesso ci sorprende nel modo di compierle. Il bimbo nato a Betlemme ha portato sì la liberazione, ma non solo per le persone di quel tempo e di quel luogo – egli sarebbe stato il Salvatore di tutti, in ogni luogo del mondo e in ogni tempo della storia" (Radiomessaggio del Santo Padre Benedetto XVI per il programma "Thought for the Day", BBC, con gli auguri natalizi agli abitanti del Regno Unito, 24 dicembre 2010)

Il Papa: "Nella notte del mondo, lasciamoci ancora sorprendere e illuminare da questo atto di Dio, che è totalmente inaspettato: Dio si fa Bambino. Lasciamoci sorprendere, illuminare dalla Stella che ha inondato di gioia l’universo. Gesù Bambino, giungendo a noi, non ci trovi impreparati, impegnati soltanto a rendere più bella la realtà esteriore" (Catechesi udienza generale, 22 dicembre 2010)

Il Papa: "Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno. Dobbiamo accogliere questa umiliazione come un’esortazione alla verità e una chiamata al rinnovamento. Solo la verità salva. Dobbiamo interrogarci su che cosa possiamo fare per riparare il più possibile l’ingiustizia avvenuta" (Monumentale discorso del Santo Padre alla curia romana, 20 dicembre 2010)

Il Papa: Cari amici, a san Giuseppe, patrono universale della Chiesa, desidero affidare tutti i Pastori, esortandoli ad offrire "ai fedeli cristiani e al mondo intero l’umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 19 dicembre 2010)

Il Papa: "L'albero di Natale arricchisce il valore simbolico del presepe, che è un messaggio di fraternità e di amicizia; un invito all'unità e alla pace; un invito a far posto, nella nostra vita e nella società, a Dio, il quale ci offre il suo amore onnipotente attraverso la fragile figura di un Bimbo, perché vuole che al suo amore rispondiamo liberamente con il nostro amore" (Saluto ai fedeli di Bolzano-Bressanone che hanno donato l'albero di Natale per Piazza San Pietro, 17 dicembre 2010)

Il Papa agli universitari romani: "Nei nostri tempi si avverte il bisogno di una nuova classe di intellettuali capaci di interpretare le dinamiche sociali e culturali offrendo soluzioni non astratte, ma concrete e realistiche. L’Università è chiamata a svolgere questo ruolo insostituibile e la Chiesa se ne fa convinta e fattiva sostenitrice" (Omelia del Santo Padre in occasione della celebrazione dei Vespri con la partecipazione degli Universitari romani, 16 dicembre 2010)

Il Papa: "Mi sembra quanto mai importante, ai nostri giorni, sottolineare il valore della costanza e della pazienza, una virtù che appartenevano al bagaglio normale dei nostri padri, ma che oggi sono meno popolari, in un mondo che esalta, piuttosto, il cambiamento e la capacità di adattarsi a sempre nuove e diverse situazioni. Senza nulla togliere a questi aspetti, che pure sono qualità dell’essere umano, l’Avvento ci chiama a potenziare quella tenacia interiore, quella resistenza dell’animo che ci permettono di non disperare nell’attesa di un bene che tarda a venire, ma di aspettarlo, anzi, di prepararne la venuta con fiducia operosa" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 12 dicembre 2010)

Il Papa: "...non è la violenta rivoluzione del mondo, non sono le grandi promesse che cambiano il mondo, ma è la silenziosa luce della verità, della bontà di Dio che è il segno della Sua presenza e ci dà la certezza che siamo amati fino in fondo e che non siamo dimenticati, non siamo un prodotto del caso, ma di una volontà di amore" (Monumentale omelia in occasione della visita pastorale alla parrocchia di San Massimiliano Kolbe a via Prenestina (Torre Angela), 12 dicembre 2010)

Il Papa: "Anche se tutti parlassero male di noi, lei, la Madre, direbbe bene, perché il suo cuore immacolato è sintonizzato con la misericordia di Dio. Così lei vede la Città: non come un agglomerato anonimo, ma come una costellazione dove Dio conosce tutti personalmente per nome, ad uno ad uno, e ci chiama a risplendere della sua luce. E quelli che agli occhi del mondo sono i primi, per Dio sono gli ultimi; quelli che sono piccoli, per Dio sono grandi" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna, 8 dicembre 2010)

Il Papa: "Il mistero dell’Immacolata Concezione è fonte di luce interiore, di speranza e di conforto. In mezzo alle prove della vita e specialmente alle contraddizioni che l’uomo sperimenta dentro di sé e intorno a sé, Maria, Madre di Cristo, ci dice che la Grazia è più grande del peccato, che la misericordia di Dio è più potente del male e sa trasformarlo in bene" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 8 dicembre 2010)

Il Papa: "Nel Tempo dell’Avvento, anche noi siamo chiamati ad ascoltare la voce di Dio, che risuona nel deserto del mondo attraverso le Sacre Scritture, specialmente quando sono predicate con la forza dello Spirito Santo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 5 dicembre 2010)

Il Papa: "Si potrebbe dire che l’uomo è vivo finché attende, finché nel suo cuore è viva la speranza. E dalle sue attese l’uomo si riconosce: la nostra "statura" morale e spirituale si può misurare da ciò che attendiamo, da ciò in cui speriamo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 28 novembre 2010)

Preghiera per la vita composta e pronunciata da Benedetto XVI

Il Papa: "Riguardo all’embrione nel grembo materno, la scienza stessa ne mette in evidenza l’autonomia capace d’interazione con la madre, il coordinamento dei processi biologici, la continuità dello sviluppo, la crescente complessità dell’organismo. Non si tratta di un cumulo di materiale biologico, ma di un nuovo essere vivente, dinamico e meravigliosamente ordinato, un nuovo individuo della specie umana. Così è stato Gesù nel grembo di Maria; così è stato per ognuno di noi, nel grembo della madre" (Omelia in occasione dei Vespri della Prima Domenica di Avvento, 27 novembre 2010)

NATALE 2009:

NATALE 2009: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

NATALE 2009: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il Papa agli amministratori del di Roma e del Lazio: "Desidero invitare tutti a comprendere che, nel pronunciare i suoi no, la Chiesa in realtà dice dei sì alla vita, all’amore vissuto nella verità del dono di sé all’altro, all'amore che si apre alla vita e non si chiude in una visione narcisistica della coppia" (Discorso del Santo Padre agli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, 14 gennaio 2010)

Il Papa: "La Chiesa è aperta a tutti, perché – in Dio - esiste per gli altri! Pertanto essa partecipa intensamente alle sorti dell’umanità, che in questo anno appena iniziato, appare ancora segnata dalla drammatica crisi che ha colpito l’economia mondiale e ha provocato una grave e diffusa instabilità sociale" (Discorso al Corpo Diplomatico, 11 gennaio 2010)

Il Papa: "Dio si è fatto uomo perché noi possiamo diventare figli di Dio. Dio è nato perché noi possiamo rinascere". Sui migranti: "Un immigrato è un essere umano, differente per provenienza, cultura, e tradizioni, ma è una persona da rispettare...". Sulle violenze contro i Cristiani: "Non può esserci violenza nel nome di Dio, né si può pensare di onorarlo offendendo la dignità e la libertà dei propri simili..." (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 10 gennaio 2010)

Il Papa: "Presso il Giordano, Gesù si manifesta con una straordinaria umiltà, che richiama la povertà e la semplicità del Bambino deposto nella mangiatoia, e anticipa i sentimenti con i quali, al termine dei suoi giorni terreni, giungerà a lavare i piedi dei discepoli e subirà l’umiliazione terribile della croce" (Omelia in occasione del Battesimo di quattordici neonati, 10 gennaio 2010)

Il Papa: "In molte occasioni ho potuto notare la premura e la sensibilità d’animo che ispirano il vostro servizio, come pure la fedeltà e la dedizione, non disgiunte da notevoli sacrifici che esso comporta" (Discorso del Santo Padre all’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, 8 gennaio 2010)

Il Papa: "Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza" (Discorso del Santo Padre ai Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, 7 gennaio 2010)

Il Papa: "Il sapere dei Magi, lungi dal ritenersi autosufficiente, era aperto ad ulteriori rivelazioni ed appelli divini. Infatti, non si vergognano di chiedere istruzioni ai capi religiosi dei Giudei. Avrebbero potuto dire: facciamo da soli, non abbiamo bisogno di nessuno, evitando, secondo la nostra mentalità odierna, ogni "contaminazione" tra la scienza e la Parola di Dio. Invece i Magi ascoltano le profezie e le accolgono..." (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 gennaio 2010)

Il Papa: "Vogliamo chiedere al Signore di darci un cuore saggio e innocente, che ci consenta di vedere la stella della sua misericordia, di incamminarci sulla sua strada, per trovarlo ed essere inondati dalla grande luce e dalla vera gioia che egli ha portato in questo mondo" (Omelia nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2010)

Il Papa: "Il Figlio di Dio ha preso carne dalla Vergine Maria non senza il suo consenso. Ogni volta che il Signore vuole fare un passo avanti, insieme con noi, verso la "terra promessa", bussa prima al nostro cuore, attende, per così dire, il nostro "sì", nelle piccole come nelle grandi scelte" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 3 gennaio 2010)

Il Papa: "Nel primo giorno dell’anno, vorrei rivolgere un appello alle coscienze di quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo. A tutti e a ciascuno dico: fermatevi, riflettete, e abbandonate la via della violenza! Sul momento, questo passo potrà sembrarvi impossibile, ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 1° gennaio 2010)

Il Papa: "La pace incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell’altro una persona, qualunque sia il colore della sua pelle, la sua nazionalità, la sua lingua, la sua religione. Ma chi, se non Dio, può garantire, per così dire, la “profondità” del volto dell’uomo? In realtà, solo se abbiamo Dio nel cuore, siamo in grado di cogliere nel volto dell’altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell’infinito mistero dell’essere umano" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1° gennaio 2010)

Il Papa: "Dio si fa uomo e all’uomo viene data l’inaudita possibilità di essere figlio di Dio. Tutto questo ci riempie di gioia grande e ci porta ad elevare la lode a Dio. Siamo chiamati a dire con la voce, il cuore e la vita il nostro “grazie” a Dio per il dono del Figlio, fonte e compimento di tutti gli altri doni con i quali l’amore divino colmal’esistenza di ciascuno di noi, delle famiglie, delle comunità, della Chiesa e del mondo" (Omelia in occasione dei primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 31 dicembre 2009)

Il Papa: "Tante persone, provenienti da vari Paesi, segnate dal bisogno, si ritrovano qui per cercare una parola, un aiuto, una luce per un futuro migliore. Impegnatevi perché nessuno sia solo, nessuno sia emarginato, nessuno sia abbandonato" (Parole al termine della visita alla mensa della Comunità di San’Egidio a Roma, 27 dicembre 2009)

Il Papa: "Sono qui tra voi per dirvi che vi sono vicino e vi voglio bene e che le vostre persone e le vostre vicende non sono lontane dai miei pensieri, ma al centro e nel cuore della comunità dei credenti, e così anche nel mio cuore" (Discorso al termine del pranzo con i poveri assistiti dalla Comunità di San’Egidio a Roma, 27 dicembre 2009)

Il Papa: "Dio ha voluto rivelarsi nascendo in una famiglia umana, e perciò la famiglia umana è diventata icona di Dio! Dio è Trinità, è comunione d’amore, e la famiglia ne è, in tutta la differenza tra il mistero divino e la sua creatura umana, una espressione che riflette il mistero insondabile del Dio amore" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 27 dicembre 2009)

Il Papa: "La testimonianza di Stefano, come quella dei martiri cristiani, indica ai nostri contemporanei spesso distratti e disorientati, su chi debbano porre la propria fiducia per dar senso alla vita. Il martire, infatti, è colui che muore con la certezza di sapersi amato da Dio e, nulla anteponendo all’amore di Cristo, sa di aver scelto la parte migliore" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 26 dicembre 2009)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2009)

Il Papa: "La nostra maniera di pensare ed agire, la mentalità del mondo odierno, la gamma delle nostre varie esperienze sono adatte a ridurre la sensibilità per Dio, a renderci “privi di orecchio musicale” per Lui. E tuttavia in ogni anima è presente, in modo nascosto o aperto, l’attesa di Dio, la capacità di incontrarlo. Per ottenere questa vigilanza, questo svegliarsi all’essenziale, vogliamo pregare, per noi stessi e per gli altri, per quelli che sembrano essere “privi di questo orecchio musicale” e nei quali, tuttavia, è vivo il desiderio che Dio si manifesti" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2009)

Il Papa: "In quel Bambino si manifesta Dio-Amore: Dio viene senza armi, senza la forza, perché non intende conquistare, per così dire, dall’esterno, ma intende piuttosto essere accolto dall’uomo nella libertà; Dio si fa Bambino inerme per vincere la superbia, la violenza, la brama di possesso dell’uomo. In Gesù Dio ha assunto questa condizione povera e disarmante per vincerci con l’amore e condurci alla nostra vera identità" (Catechesi udienza generale, 23 dicembre 2009)

Il Papa ripercorre davanti alla curia romana le tappe dell'anno 2009. Le parole chiave: penitenza, perdono e riconciliazione (Discorso del Santo Padre alla curia romana, 21 dicembre 2009)

Il Papa: "Oggi, come ai tempi di Gesù, il Natale non è una favola per bambini, ma la risposta di Dio al dramma dell’umanità in cerca della vera pace" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 20 dicembre 2009)

Il Papa: "Lasciando il suo abito scuro per uno splendore scintillante, l'abete maestoso di Piazza San Pietro è trasfigurato e diviene il portatore di una luce che non è la sua, ma che rende testimonianza alla vera Luce che viene in questo mondo" (Discorso del Santo Padre ai partecipanti al Pellegrinaggio dal Belgio convenuti a Roma per il dono dell’albero di Natale in Piazza San Pietro, 18 dicembre 2009)

Il Papa: "Il paradosso cristiano consiste proprio nell’identificazione della Sapienza divina, cioè il Logos eterno, con l’uomo Gesù di Nazaret e con la sua storia. Non c’è soluzione a questo paradosso se non nella parola "Amore", che in questo caso va scritta naturalmente con la "A" maiuscola, trattandosi di un Amore che supera infinitamente le dimensioni umane e storiche" (Omelia del Santo Padre in occasione della celebrazione dei Vespri con la partecipazione degli Universitari romani, 17 dicembre 2009)

Il Papa: "La benedizione dei "Bambinelli" – come si dice a Roma – ci ricorda che il presepio è una scuola di vita, dove possiamo imparare il segreto della vera gioia. Questa non consiste nell’avere tante cose, ma nel sentirsi amati dal Signore, nel farsi dono per gli altri e nel volersi bene" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 13 dicembre 2009)

Il Papa ai malati: "Le vostre condizioni di salute testimoniano che la vita vera non è qui, ma presso Dio, dove ognuno di noi troverà la sua gioia se avrà umilmente posto i suoi passi dietro a quelli dell’uomo più vero: Gesù di Nazaret, Maestro e Signore" (Discorso in occasione della visita all'Hospice Fondazione Roma, 13 dicembre 2009)

Il Papa: "Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. E’ un meccanismo perverso, al quale purtroppo si stenta a resistere. La città prima nasconde e poi espone al pubblico. Senza pietà, o con una falsa pietà. C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna, 8 dicembre 2009)

Il Papa: "Cari amici, che gioia immensa avere per madre Maria Immacolata! Ogni volta che sperimentiamo la nostra fragilità e la suggestione del male, possiamo rivolgerci a Lei, e il nostro cuore riceve luce e conforto...La Chiesa stessa, anche se esposta agli influssi negativi del mondo, trova sempre in Lei la stella per orientarsi e seguire la rotta indicatale da Cristo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 8 dicembre 2009)

Il Papa: "La Parola di Dio è il soggetto che muove la storia, ispira i profeti, prepara la via del Messia, convoca la Chiesa. Gesù stesso è la Parola divina che si è fatta carne nel grembo verginale di Maria: in Lui Dio si è rivelato pienamente, ci ha detto e dato tutto, aprendoci i tesori della sua verità e della sua misericordia" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 dicembre 2009)

Il Papa: Il Signore Gesù è venuto in passato, viene nel presente, e verrà nel futuro. Egli abbraccia tutte le dimensioni del tempo, perché è morto e risorto, è "il Vivente" e, mentre condivide la nostra precarietà umana, rimane per sempre e ci offre la stabilità stessa di Dio. E’ "carne" come noi ed è "roccia" come Dio (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 29 novembre 2009)

Il Papa: "L’Avvento, questo tempo liturgico forte che stiamo iniziando, ci invita a sostare in silenzio per capire una presenza. E’ un invito a comprendere che i singoli eventi della giornata sono cenni che Dio ci rivolge, segni dell’attenzione che ha per ognuno di noi. Quanto spesso Dio ci fa percepire qualcosa del suo amore! Tenere, per così dire, un “diario interiore” di questo amore sarebbe un compito bello e salutare per la nostra vita!" (Omelia in occasione dei Vespri della Prima Domenica di Avvento, 28 novembre 2008)

NATALE 2008:

NATALE 2008: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

SANTA MESSA DI MEZZANOTTE E "URBI ET ORBI": I VIDEO E LE FOTO

NATALE 2008: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il Papa agli Amministratori di Roma e del Lazio: "Nei momenti difficili della sua storia, il popolo sa ritrovare unità di intenti e coraggio, attorno alla saggia guida di amministratori illuminati, la cui fondamentale preoccupazione sia il bene di tutti" (Discorso del Santo Padre agli Amministratori della Regione Lazio, del Comune e della Provincia di Roma, 12 gennaio 2009)

Il Papa: "Cari amici, quant’è grande il dono del Battesimo! Se ce ne rendessimo pienamente conto, la nostra vita diventerebbe un "grazie" continuo" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 11 gennaio 2009)

Il Papa: "Il Battesimo è per così dire il ponte che Gesù ha costruito tra sé e noi, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l'arcobaleno divino sulla nostra vita, la promessa del grande sì di Dio, la porta della speranza..." (Omelia in occasione del Battesimo di tredici neonati, 11 gennaio 2009)

Benedetto XVI al Corpo Diplomatico: "Auspico che, nel mondo occidentale, non si coltivino pregiudizi o ostilità contro i cristiani, semplicemente perché, su certe questioni, la loro voce dissente. Da parte loro, i discepoli di Cristo, di fronte a tali prove, non si perdano d’animo: la testimonianza del Vangelo è sempre un "segno di contraddizione" rispetto allo "spirito del mondo"!" (Discorso al Corpo Diplomatico, 8 gennaio 2009)

Il Papa: "Ribadisco che l’odio e il rifiuto del dialogo non portano che alla guerra" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 6 gennaio 2009)

Il Papa: Non pochi scienziati, sulle orme di Galileo, non rinunciano né alla ragione né alla fede, anzi, le valorizzano entrambe fino in fondo, nella loro reciproca fecondità (Omelia nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2009)

Il Papa: "Il Prologo di San Giovanni è un testo mirabile, che offre una sintesi vertiginosa di tutta la fede cristiana" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 4 gennaio 2009)

Il Papa all'Angelus: "La crisi economica va va letta in profondità, come un sintomo grave che richiede di intervenire sulle cause. Non basta – come direbbe Gesù – porre rattoppi nuovi su un vestito vecchio" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 1° gennaio 2009)

Il Papa alla Messa del 1° gennaio: "La povertà della nascita di Cristo a Betlemme, oltre che oggetto di adorazione per i Cristiani, è anche scuola di vita per ogni uomo. Essa ci insegna che per combattere la miseria, tanto materiale quanto spirituale, la via da percorrere è quella della solidarietà, che ha spinto Gesù a condividere la nostra condizione umana" (Omelia del Santo Padre in occasione della Celebrazione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 1° gennaio 2009)

Il Papa al Te Deum: "Cari giovani, responsabili del futuro di questa nostra città, non abbiate paura del compito apostolico che il Signore vi affida, non esitate a scegliere uno stile di vita che non segua la mentalità edonistica corrente" (Omelia in occasione dei primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 31 dicembre 2008)

Il Papa all'Angelus: "Imploro la fine della violenza, che è da condannare in ogni sua manifestazione, e il ripristino della tregua nella striscia di Gaza" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 28 dicembre 2008)

Il Papa: "A posteriori, si può dire che la testimonianza di Stefano fu decisiva per la conversione di San Paolo" (Angelus, 26 dicembre 2008)

La notizia che non troveremo sui giornaloni: boom di ascolti per la Messa di Natale ed il Messaggio "Urbi et Orbi"

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2008)

Il Papa: "Su ogni bambino c’è il riverbero del bambino di Betlemme. Ogni bambino chiede il nostro amore" (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2008)

Straordinario discorso del Papa alla curia romana. Benedetto XVI sulle GMG: "Il Papa non è la star intorno alla quale gira il tutto. Egli è totalmente e solamente Vicario. Rimanda all’Altro che sta in mezzo a noi" (Discorso del Santo Padre alla curia romana, 22 dicembre 2008)

Il Papa: "L'Angelus ci fa rivivere il momento decisivo, in cui Dio bussò al cuore di Maria e, ricevuto il suo "sì", incominciò a prendere carne in lei e da lei" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 21dicembre 2008)

Il Papa: "Conoscere l'eredità delle generazioni cristiane passate permette a quelle successive di mantenersi fedeli al depositum fidei della prima comunità cristiana" (Discorso del Santo Padre ai Docenti e agli Studenti del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana)

Il Papa ai ragazzi dell'A.C.R.: "Sono sicuro che voi pregherete per me, aiutandomi così nel non facile compito che il Signore mi ha affidato" (Discorso del Santo Padre ad una rappresentanza di ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana, 20 dicembre 2008)

Il Papa: "La comunità di lavoro della Sede Apostolica forma una singolare famiglia..." (Discorso del Santo Padre ai Membri dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, 19 dicembre 2008)

Il Papa: "Spogliato delle incrostazioni consumistiche e materialistiche, il Natale può diventare così un’occasione per accogliere, come regalo personale, il messaggio di speranza che promana dal mistero della nascita di Cristo" (Catechesi udienza generale, 17 dicembre 2008)

Il Papa: "La «vicinanza» di Dio non è una questione di spazio e di tempo, bensì una questione di amore: l’amore avvicina!" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 14 dicembre 2008)

Il Papa agli Austriaci che hanno donato l'albero di Natale di Piazza San Pietro: "La forma svettante, il suo verde e le luci sui suoi rami sono simboli di vita" (Discorso ai partecipanti al Pellegrinaggio dalla Bassa Austria convenuti a Roma per il dono dell’albero di Natale in Piazza San Pietro, 12 dicembre 2008)

Il Papa agli universitari romani: "Possa la Lettera di Paolo ai Romani diventare nutrimento sostanzioso, portandovi a credere di più e meglio, ed anche a riflettere su voi stessi, per arrivare ad una fede «pensata» e, al tempo stesso, per vivere questa fede, mettendola in pratica secondo la verità del comandamento di Cristo" (Discorso del Papa agli studenti universitari degli Atenei romani, 11 dicembre 2008)

Il Papa: "Questo vuole fare il Signore in Avvento: parlare al cuore del suo Popolo e, per suo tramite, all’umanità intera, per annunciare la salvezza". Il ricordo di Alessio II (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 7 dicembre 2008)

Il Papa: "Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza" (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus, 30 novembre 2008)

Il Papa: "San Lorenzo ci ripete che la santità, cioè l’andare incontro a Cristo che viene continuamente a visitarci, non passa di moda, anzi, col trascorrere del tempo, risplende in modo luminoso e manifesta la perenne tensione dell’uomo verso Dio" (Omelia occasione della visita pastorale alla parrocchia di San Lorenzo fuori le Mura, 30 novembre 2008)

Il Papa: "L’Avvento è per eccellenza la stagione spirituale della speranza, e in esso la Chiesa intera è chiamata a diventare speranza, per se stessa e per il mondo" (Omelia in occasione dei Vespri della Prima Domenica di Avvento, 29 novembre 2008)

NATALE 2007:

NATALE 2007: RACCOLTA DI ARTICOLI COMMENTI

NATALE 2007: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Facendosi battezzare da Giovanni insieme con i peccatori, Gesù ha iniziato a prendere su di sé il peso della colpa dell’intera umanità... (Angelus, 13 gennaio 2008)

Portando i figli al fonte battesimale i genitori i genitori diventano collaboratori di Dio nel trasmettere ai loro figli la vita anche spirituale (Omelia in occasione del Battesimo di tredici neonati, 13 gennaio 2008)

Ogni autentico credente, con la piccola luce che porta dentro di sé, può e deve essere di aiuto a chi si trova al suo fianco (Angelus, 6 gennaio 2008)

La Chiesa vuole mettersi al servizio dell'umanità e assolve appieno "la sua missione solo quando riflette in se stessa la luce di Cristo Signore" (Omelia nella Solennita' dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2008)

Il Papa alle suore di Madre Teresa: "Sono qui per dirvi che il Papa vi vuole bene e vi è vicino" (Visita alla Casa "Dono di Maria" delle Missionarie della Carità in Vaticano, 4 gennaio 2008)

L'Epifania alla luce delle omelie e dei discorsi del Papa a Colonia (una riflessione del Prof. Lucio Coco)

NATALE, LE PAROLE DEL PAPA DA RICORDARE ("IL TIMONE")

Dio ha voluto essere il Dio con noi ed ha una madre, che è la nostra madre (Udienza generale, 2 gennaio 2008)

Maria dunque, dopo aver dato una carne mortale all’Unigenito Figlio di Dio, è diventata madre dei credenti e dell’intera umanità (Angelus, 1° gennaio 2008)

VESPRI, SANTA MESSA ED ANGELUS: TUTTI I VIDEO

La famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, è culla della vita e dell’amore e la prima e insostituibile educatrice alla pace (Omelia nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, 41ª Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 2008)

Dio si è fatto come noi per farci come Lui: figli nel Figlio, dunque uomini liberi dalla legge del peccato (Omelia in occasione dei Primi Vespri della Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio, 31 dicembre 2007)

La Chiesa è impegnata a difendere e promuovere "la dignità naturale e l’altissimo valore sacro" del matrimonio e della famiglia (Concilio) (Angelus, 30 dicembre 2007)

Il martirio cristiano è esclusivamente un atto d’amore, verso Dio e verso gli uomini, compresi i persecutori (Angelus, 26 dicembre 2007)

MESSAGGIO URBI ET ORBI DI PAPA BENEDETTO XVI (25 DICEMBRE 2007)

In qualche modo l’umanità attende Dio, la sua vicinanza. Ma quando arriva il momento, non ha posto per Lui! (Omelia nella Solennità del Natale del Signore, 24 dicembre 2007)

MESSAGGIO URBI ET ORBI E MESSA DI MEZZANOTTE: I VIDEO

La Verità che salva la vita accende il cuore di chi la riceve, con un amore verso il prossimo che muove la libertà a ridonare ciò che si è gratuitamente ricevuto (Angelus, 23 dicembre 2007)

Discorso alla Curia: "E' lecito ancora oggi evangelizzare? Chi ha riconosciuto una grande verità, chi ha trovato una grande gioia, deve trasmetterla!" (Discorso del Santo Padre alla curia romana in occasione della presentazione degliu auguri natalizi, 21 dicembre 2007)

Forse oggi noi, anche credenti, non aspettiamo realmente il Giudice, ma aspettiamo tutti la giustizia, però essa è un concetto astratto... (Udienza generale, 19 dicembre 2007)

La gioia cristiana scaturisce da questa certezza: Dio è vicino, è con me, è con noi, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia... (Angelus, 16 dicembre 2007)

Anche oggi, come al tempo dei martiri, pur in forme diverse, il messaggio salvifico di Cristo viene contrastato. Diamo reagione della nostra speranza! (Omelia pronunciata in occasione della visita pastorale alla parrocchia romana di S. Maria del Rosario ai Colli Portuensi, 16 dicembre 2007)

Il Signore ci avverte di attenderlo vigilando, perche' la sua venuta non può essere programmata o pronosticata, ma sarà improvvisa ed imprevedibile (Omelia pronunciata in occasione della visita del Santo Padre all’Ospedale romano "San Giovanni Battista" alla Magliana, 2 dicembre 2007)

L’uomo è l’unica creatura libera di dire di sì o di no all’eternità, cioè a Dio (Omelia in occasione dei Vespri della Prima Domenica di Avvento, 1° dicembre 2007)

NATALE 2006:

NATALE 2006: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA SANTA MARIA STELLA DELL’EVANGELIZZAZIONE, 10 dicembre 2006

UDIENZA DEL SANTO PADRE ALLA CURIA ROMANA IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI , 22.12.2006

SANTA MESSA DELLA NOTTE NELLA SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE , 24.12.2006

MESSAGGIO NATALIZIO DEL SANTO PADRE E BENEDIZIONE URBI ET ORBI , 25.12.2006

CELEBRAZIONE DEI VESPRI E TE DEUM DI RINGRAZIAMENTO PER LA FINE DELL’ANNO , 31.12.2006

SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ DI MARIA SS.MA MADRE DI DIO E NELLA XL GIORNATA MONDIALE DELLA PACE , 01.01.2007

CAPPELLA PAPALE NELLA SOLENNITÀ DELLA EPIFANIA DEL SIGNORE , 06.01.2007

SANTA MESSA NELLA CAPPELLA SISTINA E AMMINISTRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO , 07.01.2007

NATALE 2005:

NATALE 2005: DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE:

Il vero impegno dell'Avvento è portare la gioia agli altri. La gioia è il dono di Natale, non i costosi regali! (Omelia, pronunciata interamente "a braccio", in occasione della visita del Santo Padre alla parrocchia di Santa Maria Consolatrice, 18 dicembre 2005)

UDIENZA DEL SANTO PADRE ALLA CURIA ROMANA IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI , 22.12.2005

SANTA MESSA DELLA NOTTE NELLA SOLENNITÀ DEL NATALE DEL SIGNORE , 24.12.2005

MESSAGGIO NATALIZIO DEL SANTO PADRE E BENEDIZIONE URBI ET ORBI , 25.12.2005

CELEBRAZIONE DEI VESPRI E TE DEUM DI RINGRAZIAMENTO PER LA FINE DELL’ANNO , 31.12.2005

SANTA MESSA NELLA SOLENNITÀ DI MARIA SS.MA MADRE DI DIO E NELLA XXXIX GIORNATA MONDIALE DELLA PACE , 01.01.2006

CAPPELLA PAPALE NELLA SOLENNITÀ DELL'EPIFANIA DEL SIGNORE , 06.01.2006

SANTA MESSA NELLA CAPPELLA SISTINA E AMMINISTRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO , 08.01.2006 (omelia pronunciata a braccio)

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