7 mesi fa
domenica 13 marzo 2011
Il Papa: Se si elimina Dio dall’orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato. Come quando si nasconde il sole, spariscono le ombre; l’ombra appare solo se c’è il sole; così l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato. Perciò il senso del peccato – che è cosa diversa dal "senso di colpa" come lo intende la psicologia – si acquista riscoprendo il senso di Dio
QUARESIMA SETTIMANA SANTA E PASQUA: LO SPECIALE DEL BLOG
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LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 13.03.2011
Alle ore 12 di oggi, I Domenica di Quaresima, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
Questa è la Prima Domenica di Quaresima, il Tempo liturgico di quaranta giorni che costituisce nella Chiesa un itinerario spirituale di preparazione alla Pasqua.
Si tratta in sostanza di seguire Gesù che si dirige decisamente verso la Croce, culmine della sua missione di salvezza. Se ci domandiamo: perché la Quaresima? perché la Croce?, la risposta, in termini radicali, è questa: perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda di ogni male.
Ma questa affermazione non è affatto scontata, e la stessa parola "peccato" da molti non è accettata, perché presuppone una visione religiosa del mondo e dell’uomo.
In effetti è vero: se si elimina Dio dall’orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato. Come quando si nasconde il sole, spariscono le ombre; l’ombra appare solo se c’è il sole; così l’eclissi di Dio comporta necessariamente l’eclissi del peccato. Perciò il senso del peccato – che è cosa diversa dal "senso di colpa" come lo intende la psicologia – si acquista riscoprendo il senso di Dio.
Lo esprime il Salmo Miserere, attribuito al re Davide in occasione del suo duplice peccato di adulterio e di omicidio: "Contro di te – dice Davide rivolgendosi a Dio – contro te solo ho peccato" (Sal 51,6).
Di fronte al male morale, l’atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato e salvare il peccatore. Dio non tollera il male, perché è Amore, Giustizia, Fedeltà; e proprio per questo non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.
Per salvare l’umanità, Dio interviene: lo vediamo in tutta la storia del popolo ebraico, a partire dalla liberazione dall’Egitto. Dio è determinato a liberare i suoi figli dalla schiavitù per condurli alla libertà. E la schiavitù più grave e più profonda è proprio quella del peccato. Per questo Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo: per liberare gli uomini dal dominio di Satana, "origine e causa di ogni peccato". Lo ha mandato nella nostra carne mortale perché diventasse vittima di espiazione, morendo per noi sulla croce.
Contro questo piano di salvezza definitivo e universale, il Diavolo si è opposto con tutte le forze, come dimostra in particolare il Vangelo delle tentazioni di Gesù nel deserto, che viene proclamato ogni anno nella Prima Domenica di Quaresima. Infatti, entrare in questo Tempo liturgico significa ogni volta schierarsi con Cristo contro il peccato, affrontare – sia come singoli, sia come Chiesa – il combattimento spirituale contro lo spirito del male (Mercoledì delle Ceneri, Orazione Colletta).
Invochiamo perciò il materno aiuto di Maria Santissima per il cammino quaresimale da poco iniziato, perché sia ricco di frutti di conversione.
Uno speciale ricordo nella preghiera domando per me e per i miei collaboratori della Curia Romana, che questa sera inizieremo la settimana di Esercizi spirituali.
DOPO L’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati. Desidero rinnovare la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità. Prego per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto. Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!
Je salue cordialement les pèlerins francophones. Chers amis, l’évangile de ce dimanche éclaire notre condition terrestre. Il nous appelle à prendre conscience de notre fragilité pour accueillir la grâce qui nous libère du péché. La foi chrétienne implique le combat contre le Tentateur toujours à l’œuvre. Reconnaissons humblement nos tentations et apprenons de Jésus comment y résister, par la prière, le jeûne et le partage. Sorti vainqueur de cette lutte, le Christ ouvre notre cœur à l’espérance. Il nous conduit à la victoire sur les séductions du Mal et à la liberté qui est obéissance à sa Parole. Que la Vierge Marie nous accompagne durant ce Carême ! Bon dimanche à tous !
As I greet you this morning, I ask you to join me in praying for the victims of the recent devastation visited upon Japan. May the bereaved and injured be comforted and may the rescue workers be strengthened in their efforts to assist the courageous Japanese people.
Turning to the pilgrims present at today’s Angelus prayer, I greet especially the Midshipmen from the U.S. Naval Academy and their chaplains, as well as the members of the Nazareth Academy Choir. Entrusting all of you to the care of Mary, Mother of the Church, I invoke upon you and your loved ones the blessings of Almighty God.
Von Herzen heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher willkommen. Die österliche Bußzeit lädt uns zu einem Blickwechsel ein. Sie will uns helfen, uns innerlich von all den Dingen zu lösen, die uns in Beschlag nehmen: unser Ehrgeiz und Eigenwillen, aber auch die Sorgen und der Zweifel. Statt dessen wollen wir auf Christus schauen, uns von ihm führen lassen wie ein Kind, das an den Händen der Mutter oder des Vaters seine ersten Schritte in die Welt unternimmt. Christus nahe sein bedeutet auch, daß wir unsere Sünden bekennen, um Verzeihung bitten und uns vor allem vom lebendigen Wort Gottes nähren. Das ist der Sinn der Fastenzeit. Der Heilige Geist geleite euch auf dieser Wanderschaft des Herzens.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana, en particular al grupo de ucranianos llegados desde España y a los fieles de las parroquias de san Nicolás, de Plasencia y san Francisco de Sales, de Mérida. En este tiempo de Cuaresma, la imagen del desierto nos invita a recogernos interiormente y, con espíritu de penitencia, progresar en nuestro camino espiritual. Que apoyados en la Palabra de Dios y guiados por el ejemplo del Salvador vivamos con alegría y aprovechemos este tiempo de gracia. Os ruego también un recuerdo particular por mí y por mis colaboradores de la Curia romana, que esta tarde comenzaremos los ejercicios espirituales. Feliz domingo.
Upućujem srdačan pozdrav hrvatskim hodočasnicima, a osobito vjernicima iz župa Svetog Mateja i Svetog Petra iz Splita te župe Svetog Josipa iz Zadra. Na početku korizme došli ste učvrstiti svoju vjeru na grobovima apostola te očitovati svoju odanost Petrovom nasljedniku. Neka vam blagoslov, koji od srca udjeljujem, pomogne da ustrajete. Hvaljen Isus i Marija!
[Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini Croati, particolarmente ai fedeli delle parrocchie di San Matteo e di San Pietro in Split e della parrocchia di San Giuseppe in Zadar. All’inizio della Quaresima siete venuti a rafforzare la vostra fede sulle tombe degli Apostoli ed a manifestare la devozione verso il Successore di Pietro. La benedizione, che di cuore vi imparto, vi aiuti a perseverare. Siano lodati Gesù e Maria!]
Słowa serdecznego pozdrowienia kieruję do Polaków. Liturgia dzisiejszej niedzieli uświadamia nam, że każdy człowiek jest narażony na pokusę. Jednak kuszenie Jezusa na pustyni pokazuje, że nie zawsze musi ona prowadzić do upadku i grzechu, ale może być początkiem zwycięstwa i objawienia chwały Bożej. Jest tak, gdy na wzór Jezusa stajemy wobec pokusy w postawie posłuszeństwa woli Ojca. Niech Wielki Post będzie dla wszystkich czasem zwycięstwa!
[Rivolgo espressioni di cordiale saluto ai polacchi. La liturgia dell’odierna domenica ci rende consapevoli che ogni uomo è esposto alla tentazione. Tuttavia, la tentazione di Gesù nel deserto dimostra che non sempre essa deve condurre alla caduta e al peccato, ma può essere l’inizio della vittoria e della rivelazione della gloria di Dio. E’ così quando, sull’esempio di Gesù, stiamo davanti alla tentazione con l’atteggiamento di obbedienza alla volontà del Padre. La Quaresima sia per tutti tempo di vittoria!]
Lycei Christiani Veenendaliensis discipulos discipulasque necnon magistrum libenter salutamus. Valde laetamur eos Romam advenisse, ut in proposito linguae Latinae colendae confirmarentur. His namque sermo multum conferre potest tum ad antiquiora altius vestiganda, tum ad recentiora acrius ponderanda.
[Saluto cordialmente gli studenti e le studentesse del Liceo Cristiano di Veenendaal (Prov. di Utrecht, Paesi Bassi) insieme con il loro docente. Mi rallegro che siano venuti a Roma, per confermarsi nel proposito di coltivare la lingua latina. Infatti questa lingua può contribuire molto, sia allo studio più profondo dell’antichità, sia anche all’approfondimento della storia più recente.]
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da San Benedetto del Tronto, Castellammare di Stabia e Crotone, i catechisti di Casnate con Bernate e quelli di Chiusano di San Domenico, i ragazzi della Scuola "Edoardo Agnelli" di Torino e i cresimandi di Pontassieve, come pure il folto gruppo di motociclisti. A tutti auguro una buona domenica e un buon cammino di Quaresima.
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