7 mesi fa
domenica 4 dicembre 2011
Il Papa: Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come stile di vita, specialmente in preparazione alla festa del Natale, in cui il Signore – come direbbe san Paolo – "da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà"
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ANGELUS: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA
Vedi anche:
Il Papa: La missione di Giovanni è un «appello straordinario alla conversione: il suo battesimo è legato a un ardente invito a un nuovo modo di pensare ed agire, legato soprattutto all'annuncio del giudizio di Dio» (Chirri)
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Il Papa: la sobrietà sia lo stile di vita dei cristiani
Il Papa: scegliere la sobrietà come stile di vita. Un pensiero speciale per gli apolidi (Ambrogetti)
Il pensiero del Papa per migranti e rifugiati: all’Angelus, con l’appello alla conversione in Tempo di Avvento (Radio Vaticana)
Il Papa: preparare il Natale con uno stile di vita sobrio e facendo una verifica della propria vita (AsiaNews)
Il Papa: la sobrietà sia lo stile di vita dei Cristiani. Raddrizziamo i nostri sentieri (Izzo)
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 04.12.2011
Alle ore 12 di oggi, seconda domenica di Avvento, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle!
L’odierna domenica segna la seconda tappa del Tempo di Avvento.
Questo periodo dell’anno liturgico mette in risalto le due figure che hanno avuto un ruolo preminente nella preparazione della venuta storica del Signore Gesù: la Vergine Maria e san Giovanni Battista. Proprio su quest’ultimo si concentra il testo odierno del Vangelo di Marco. Descrive infatti la personalità e la missione del Precursore di Cristo (cfr Mc 1,2-8). Incominciando dall’aspetto esterno, Giovanni viene presentato come una figura molto ascetica: vestito di pelle di cammello, si nutre di cavallette e miele selvatico, che trova nel deserto della Giudea (cfr Mc 1,6). Gesù stesso, una volta, lo contrappose a coloro che "stanno nei palazzi dei re" e che "vestono con abiti di lusso" (Mt 11,8).
Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come stile di vita, specialmente in preparazione alla festa del Natale, in cui il Signore – come direbbe san Paolo – "da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà" (2 Cor 8,9).
Per quanto riguarda la missione di Giovanni, essa fu un appello straordinario alla conversione: il suo battesimo "è legato a un ardente invito a un nuovo modo di pensare e di agire, è legato soprattutto all’annuncio del giudizio di Dio" (Gesù di Nazaret, I, Milano 2007, p. 34) e della imminente comparsa del Messia, definito come "colui che è più forte di me" e che "battezzerà in Spirito Santo" (Mc 1,7.8). L’appello di Giovanni va dunque oltre e più in profondità rispetto alla sobrietà dello stile di vita: chiama ad un cambiamento interiore, a partire dal riconoscimento e dalla confessione del proprio peccato. Mentre ci prepariamo al Natale, è importante che rientriamo in noi stessi e facciamo una verifica sincera sulla nostra vita. Lasciamoci illuminare da un raggio della luce che proviene da Betlemme, la luce di Colui che è "il più Grande" e si è fatto piccolo, "il più Forte" e si è fatto debole.
Tutti e quattro gli Evangelisti descrivono la predicazione di Giovanni Battista facendo riferimento ad un passo del profeta Isaia: "Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio»" (Is 40,3). Marco inserisce anche una citazione di un altro profeta, Malachia, che dice: "Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via" (Mc 1,2; cfr Mal 3,1). Questi richiami alle Scritture dell’Antico Testamento "parlano dell’intervento salvifico di Dio, che esce dalla sua imperscrutabilità per giudicare e salvare; a Lui bisogna aprire la porta, preparare la strada" (Gesù di Nazaret, I, p. 35).
Alla materna intercessione di Maria, Vergine dell’attesa, affidiamo il nostro cammino incontro al Signore che viene, mentre proseguiamo il nostro itinerario di Avvento per preparare nel nostro cuore e nella nostra vita la venuta dell’Emmanuele, il Dio-con-noi.
DOPO L’ANGELUS
Nei prossimi giorni, a Ginevra e in altre città, si celebrerà il 50° anniversario dell’istituzione dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, il 60° della Convenzione sullo status dei rifugiati ed il 50° della Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidìa. Affido al Signore quanti, spesso forzatamente, debbono lasciare il proprio Paese, o sono privi di nazionalità. Mentre incoraggio la solidarietà nei loro confronti, prego per tutti coloro che si prodigano per proteggere e assistere questi fratelli in situazioni di emergenza, esponendosi anche a gravi fatiche e pericoli.
Chers pèlerins francophones, la prière de l’Angélus me donne la joie de vous accueillir. À la suite de Jean-Baptiste, n’ayons pas peur de vivre dans l’espérance. Dans notre monde traversé par l’incertitude et la violence, que ce temps de l’Avent et de l’attente de la venue du Prince de la Paix, nous donne de méditer la Parole de Dieu. Évitons de nous endormir et préparons avec détermination le chemin du Seigneur, source de paix et de joie, d’amour et d’espérance, qui vient sans cesse consoler son peuple. Avec la Vierge Marie, soyons les messagers impatients de l’espérance dont notre monde a tant besoin ! Bonne et sainte préparation à la fête de Noël !
I greet all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Angelus. Today we mark the second Sunday of Advent by a Gospel passage where John the Baptist calls us to conversion. May we heed his call to repentance and ask the Lord to forgive us our sins, so that Emmanuel, God-with-us, may find us ready when he comes. Upon each of you and your loved ones at home, I invoke God’s abundant blessings.
Mit Freude begrüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Gäste. Der Advent ist die Zeit der Erwartung und der Umkehr. Warten auf das Kommen des Herrn heißt nicht untätig sein, sondern das Leben neu auf Gott ausrichten: „Bereitet dem Herrn den Weg" (Mk 1,3), mahnt uns Johannes der Täufer heute im Evangelium. Lassen wir den Herrn wirklich in unser Leben herein, dann können wir mithelfen, daß Gott in diese Welt kommt, daß schon jetzt „ein neuer Himmel und eine neue Erde" sichtbar werden, „in denen Gerechtigkeit wohnt" (vgl. 2 Petr 3,13). Der Herr geleite euch auf seinen Wegen.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los fieles de las Parroquias de la Santísima Trinidad, de Castellón de la Plana, y de la Preciosísima Sangre, de Valencia. En este segundo domingo de Adviento, la Palabra de Dios ilumina las actitudes espirituales necesarias para acoger la venida del Señor. Llama a la conversión total que endereza el camino extraviado. Exhorta a creer en el designio de salvación de Dios e invita a comprometerse en la construcción de su Reino. Que la Virgen Madre nos obtenga de su Hijo abundantes gracias en este santo tiempo y nos ayude a ser siempre fieles en estos propósitos de vida cristiana. Feliz domingo.
Słowa pozdrowienia kieruję do Polaków. W drugą niedzielę Adwentu liturgia Kościoła wzywa nas: „Przygotujcie drogę Panu, prostujcie ścieżki dla Niego" (Mk 1,3). Jak słuchacze św. Jana Chrzciciela, oczekując na przyjście Pana, uznajmy własny grzech, obudźmy w sobie pragnienie nawrócenia i otwierajmy serca na obecność Boga w naszym życiu. Niech wspiera nas Jego łaska i błogosławieństwo.
[Rivolgo ai polacchi una parola di saluto. Nella seconda domenica dell’Avvento la liturgia della Chiesa ci invita: "preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri" (Mc 1,3). Come gli ascoltatori di San Giovanni Battista riconosciamo il nostro peccato, risvegliamo il desiderio di conversione e apriamo i cuori alla presenza di Dio nella nostra vita. Ci sostenga la Sua grazia e benedizione.]
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli venuti da Foggia, Mozzagrogna, Cagliari, Carbonia, Agropoli e Chiusano di San Domenico, come pure alla Corale di Canale di Ceregnano.
A tutti auguro una buona domenica.
© Copyright 2011 - Libreria Editrice Vaticana
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