venerdì 19 giugno 2009

DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE A VITERBO E BAGNOREGIO


VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE A VITERBO E BAGNOREGIO (6 SETTEMBRE 2009): LO SPECIALE DEL BLOG

IL PAPA A VITERBO E BAGNOREGIO: VIDEO, SERVIZI, FOTO E PODCAST

VISITA DEL SANTO PADRE A VITERBO E BAGNOREGIO: LE TRADUZIONI DEI DISCORSI E DELLE OMELIE (Zenit)

Il Papa: "San Bonaventura fu messaggero di speranza. Una bella immagine della speranza la troviamo in una delle sue prediche di Avvento, dove paragona il movimento della speranza al volo dell’uccello, che dispiega le ali nel modo più ampio possibile, e per muoverle impiega tutte le sue forze. Rende, in un certo senso, tutto se stesso movimento per andare in alto e volare. Sperare è volare, dice san Bonaventura" (Discorso del Santo Padre dell'incontro con la cittadinanza di Bagnoregio, 6 settembre 2009)

Il Papa: "Voi, monache di vita contemplativa, avete la missione nella Chiesa di essere fiaccole che, nel silenzio dei monasteri, ardono di preghiera e di amore a Dio" (Saluto del Santo Padre alle monache di clausura nel Santuario della Madonna della Quercia, 6 settembre 2009)

Il testo della preghiera rivolta dal Santo Padre alla Vergine della Quercia di Viterbo

Il Papa: "Non possiamo non ricordare i drammatici fatti che diedero inizio ad uno dei più terribili conflitti della storia, che ha causato decine di milioni di morti e ha provocato tante sofferenze all’amato popolo polacco; un conflitto che ha visto la tragedia dell’Olocausto e lo sterminio di altre schiere di innocenti" (Saluto del Santo Padre al Congresso Internazionale "Uomini e Religioni", che si tiene a Cracovia sul tema: "Fedi e culture in dialogo", 6 settembre 2009)

Il Papa: "Conferma i tuoi fratelli": quest’invito del Signore l’avverto oggi indirizzato a me con una intensità singolare. Pregate, cari fratelli e sorelle, perché possa svolgere sempre con fedeltà e amore la missione di Pastore di tutto il gregge di Cristo (Parole del Santo Padre alla recita dell'Angelus in Valle Faul a Viterbo, 6 settembre 2009)

Il Papa a Viterbo: "Il deserto più profondo è il cuore umano, quando perde la capacità di ascoltare, di parlare, di comunicare con Dio e con gli altri. Si diventa allora ciechi perché incapaci di vedere la realtà; si chiudono gli orecchi per non ascoltare il grido di chi implora aiuto; si indurisce il cuore nell’indifferenza e nell’egoismo" (Omelia in occasione della Concelebrazione Eucaristica in Valle Faul a Viterbo, 6 settembre 2009)

Vedi anche:

San Bonaventura da Bagnoregio (Catechesi udienza generale, 3 marzo 2010)

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