lunedì 8 dicembre 2008

Il Papa: "L’esistenza di quello che la Chiesa chiama "peccato originale" è purtroppo di un’evidenza schiacciante..."


SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE: LO SPECIALE DEL BLOG

FESTIVITA' NATALIZIE 2005-2009: LO SPECIALE DEL BLOG

ANGELUS DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Il Papa: "Come si suol dire, non c'è rosa senza spine. Alla Madre si presentano le gioie, ma si confidano anche le preoccupazioni, sicuri di trovare in lei conforto per non abbattersi e sostegno per andare avanti" (Atto di Venerazione all'Immacolata, Piazza di Spagna, 8 dicembre 2008)

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 08.12.2008

Alle ore 12 di oggi, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:

PRIMA DELL’ANGELUS

Cari fratelli e sorelle!

Il mistero dell’Immacolata Concezione di Maria, che oggi solennemente celebriamo, ci ricorda due verità fondamentali della nostra fede: il peccato originale innanzitutto, e poi la vittoria su di esso della grazia di Cristo, vittoria che risplende in modo sublime in Maria Santissima.
L’esistenza di quello che la Chiesa chiama "peccato originale" è purtroppo di un’evidenza schiacciante, se solo guardiamo intorno a noi e prima di tutto dentro di noi. L’esperienza del male è infatti così consistente, da imporsi da sé e da suscitare in noi la domanda: da dove proviene? Specialmente per un credente, l’interrogativo è ancora più profondo: se Dio, che è Bontà assoluta, ha creato tutto, da dove viene il male? Le prime pagine della Bibbia (Gn 1-3) rispondono proprio a questa domanda fondamentale, che interpella ogni generazione umana, con il racconto della creazione e della caduta dei progenitori: Dio ha creato tutto per l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo (cfr Sap 1,13-14; 2,23-24) il quale, ribellatosi a Dio, ha attirato nell’inganno anche gli uomini, inducendoli alla ribellione. E’ il dramma della libertà, che Dio accetta fino in fondo per amore, promettendo però che ci sarà un figlio di donna che schiaccerà la testa all’antico serpente (Gn 3,15).

Fin dal principio, dunque, "l’eterno consiglio" – come direbbe Dante – ha un "termine fisso" (Paradiso, XXXIII, 3): la Donna predestinata a diventare madre del Redentore, madre di Colui che si è umiliato fino all’estremo per ricondurre noi alla nostra originaria dignità. Questa Donna, agli occhi di Dio, ha da sempre un volto e un nome: "piena di grazia" (Lc 1,28), come la chiamò l’Angelo visitandola a Nazareth.
E’ la nuova Eva, sposa del nuovo Adamo, destinata ad essere madre di tutti i redenti. Così scriveva sant’Andrea di Creta: "La Theotókos Maria, il comune rifugio di tutti i cristiani, è stata la prima ad essere liberata dalla primitiva caduta dei nostri progenitori" (Omelia IV sulla Natività, PG 97, 880 A). E la liturgia odierna afferma che Dio ha "preparato una degna dimora per il suo Figlio e, in previsione della morte di Lui, l’ha preservata da ogni macchia di peccato" (Orazione Colletta).

Carissimi, in Maria Immacolata, noi contempliamo il riflesso della Bellezza che salva il mondo: la bellezza di Dio che risplende sul volto di Cristo. In Maria questa bellezza è totalmente pura, umile, libera da ogni superbia e presunzione. Così la Vergine si è mostrata a santa Bernadette, 150 anni or sono, a Lourdes, e così è venerata in tanti santuari. Oggi pomeriggio, secondo la tradizione, anch’io Le renderò omaggio presso il monumento a Lei dedicato in Piazza di Spagna. Invochiamo ora con fiducia la Vergine Immacolata, riprendendo con l’Angelus le parole del Vangelo, che l’odierna liturgia propone alla nostra meditazione.

DOPO L’ANGELUS

Sono lieto di salutare la Pontificia Accademia dell’Immacolata e il suo Presidente, il Cardinale Andrea Maria Deskur. Cari amici, a 20 anni dall’approvazione del nuovo Statuto dell’Accademia, invoco la Vergine Santa perché vegli sempre su di voi e sulla vostra attività.

Je suis heureux de vous saluer chers francophones présents pour la prière de l’Angélus, ici à Rome ou par la radio et la télévision. En la fête de l’Immaculée Conception de la Vierge Marie, nous sommes en union avec les pèlerins rassemblés dans les sanctuaires mariaux, et tout spécialement à Lourdes pour la clôture de l’Année Jubilaire des Apparitions, mais également avec les fidèles réunis à Ars pour l’ouverture de l’Année Jubilaire du cent cinquantième anniversaire de la mort de saint Jean-Marie Vianney. Que Notre-Dame de l’Avent, nous aide à dire oui au Seigneur qui saura combler notre vie ! Nous pourrons, ainsi, vivre à son exemple dans la confiance. Avec ma Bénédiction Apostolique.

I greet all the English-speaking visitors and pilgrims who are present today. The feast of the Immaculate Conception of the Blessed Virgin Mary is an occasion for us all to rejoice in the radiant purity of the Mother of our Redeemer. She was chosen from among all women to be our pattern of holiness, a sign of favour to the Church at its beginning and the promise of its perfection as the spotless bride of Christ. May God bless you, your families and all those you love.

Herzlich grüße ich alle deutschsprachigen Brüder und Schwestern am Hochfest der Unbefleckten Empfängnis Mariens. Das Vorrecht Marias, vor jeder Sünde bewahrt zu sein, ist ein Geschenk der unbedingten Güte Gottes. Zugleich sehen wir an Maria, daß Gott die Mitwirkung des Menschen erwartet. Je bereitwilliger wir zu Gottes Heilsplan ja sagen, desto mehr können wir unserer Berufung als getaufte Christen gerecht werden; denn wir alle sind in Christus dazu erwählt, heilig und untadelig vor Gott zu leben, zum Lob seiner herrlichen Gnade. Euch allen wünsche ich einen gesegneten Festtag!

Saludo a los peregrinos de lengua española en esta solemnidad de la Inmaculada Concepción, tan hondamente arraigada en España y en los países latinoamericanos. Confío a la Santísima Virgen María, la llena de gracia, los gozos y las preocupaciones de todos los discípulos de su divino Hijo, para que, acogiendo la Palabra de Dios con un corazón generoso y humilde, la pongan en práctica con constancia y sean fieles testigos y misioneros de Jesucristo en todos los ámbitos de la vida. Muchas gracias.

Serdecznie pozdrawiam Polaków. Dziś wielbimy Boga, który zachował Maryję od zmazy grzechu pierworodnego i uświęcił łaską, aby Ją przygotować na godną Matkę swego Syna (por. Prefacja). Ona pierwsza dostąpiła tego daru, który wszyscy otrzymaliśmy przez Chrzest. Niech nas wspomaga przykład i opieka Niepokalanej, abyśmy wolni od grzechu żyli w łasce świętości. Niech Bóg wam błogosławi.

[Saluto cordialmente i polacchi. Oggi rendiamo gloria a Dio che ha preservato Maria dalla macchia del peccato originale e L’ha santificata con la grazia, per prepararLa ad essere degna Madre del suo Figlio (cf. Prefazio). Lei per prima ha raggiunto il dono che noi tutti abbiamo ricevuto nel Battesimo. L’esempio e la protezione dell’Immacolata ci sostengano, affinché, liberi dal peccato, viviamo nella grazia della santità. Dio vi benedica.]

Rivolgo un saluto a tutti i soci dell’Azione Cattolica Italiana, che in questa ricorrenza rinnovano l’adesione all’associazione. Sostenuti dalla materna protezione di Maria Santissima, possano esprimere al meglio il loro servizio ecclesiale e specialmente l’impegno educativo, per il quale l’Azione Cattolica può contare su una lunga e consolidata tradizione. Saluto inoltre le famiglie del Movimento "Tra Noi". Buona festa a tutti!

© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana

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