sabato 17 aprile 2010

DISCORSI ED OMELIE DEL SANTO PADRE A MALTA


VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A MALTA (17-18 APRILE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

CONFERENZA STAMPA DEL PAPA SUI MOTIVI DEL VIAGGIO A MALTA: SAN PAOLO, IL PROBLEMA DEGLI IMMIGRATI ED I PECCATI CHE FERISCONO IL CORPO DI CRISTO

Il Papa: "Dopo la Celebrazione a Floriana (Malta), ho voluto incontrare alcune persone vittime di abusi da parte di esponenti del Clero. Ho condiviso con loro la sofferenza e, con commozione, ho pregato con loro, assicurando l’azione della Chiesa" (Catechesi udienza generale, 21 aprile 2010)

Il Papa: "Ho guardato ai giovani di Malta come a dei potenziali eredi dell’avventura spirituale di san Paolo, chiamati come lui a scoprire la bellezza dell’amore di Dio donatoci in Gesù Cristo; ad abbracciare il mistero della sua Croce; ad essere vincitori proprio nelle prove e nelle tribolazioni, a non avere paura delle “tempeste” della vita, e nemmeno dei naufragi, perché il disegno d’amore di Dio è più grande anche delle tempeste e dei naufragi" (Catechesi udienza generale, 21 aprile 2010)

Il Papa si comgeda da Malta: "Siate un esempio, sia qui che altrove, di una dinamica vita cristiana. Siate fieri della vostra vocazione cristiana e conservate con cura la vostra eredità religiosa e culturale" (Discorso in occasione della Cerimonia di congedo all’Aeroporto Internazionale di Malta, Luqa, 18 aprile 2010)

Il Papa: "Dio ama ognuno di noi con una profondità e intensità che non possiamo neppure immaginare. Egli ci conosce intimamente, conosce ogni nostra capacità ed ogni nostro errore. Poiché egli ci ama così tanto, egli desidera purificarci dai nostri errori e rafforzare le nostre virtù così che possiamo avere vita in abbondanza. Quando ci richiama perché qualche cosa nelle nostre vite dispiace a lui, non ci rifiuta, ma ci chiede di cambiare e divenire più perfetti" (Discorso in occasione dell'incontro con i giovani sulla Banchina del Porto Grande, La Valletta, 18 aprile 2010)

Il Papa: "Conosco la particolare devozione del popolo maltese alla Madre di Dio, espressa con grande fervore a Nostra Signora di Ta’ Pinu e sono lieto di avere l’opportunità di pregare davanti alla sua immagine" (Parole del Santo Padre alla recita del Regina Coeli sul Piazzale dei Granai, Floriana, 18 aprile 2010)

Il Papa: "Molte voci cercano di persuaderci di mettere da parte la nostra fede in Dio e nella sua Chiesa e di scegliere da se stessi i valori e le credenze con i quali vivere. Ci dicono che non abbiamo bisogno di Dio e della Chiesa" (Omelia in occasione della Santa Messa sul Piazzale dei Granai, Floriana, 18 aprile 2010)

Il Papa: "L’arrivo di san Paolo a Malta non era programmato. Come sappiamo, si stava recando a Roma quando sopraggiunse un violento temporale e la sua nave fu scaraventata su quest’isola. I marinai possono tracciare una rotta, ma Dio, nella sua sapienza e provvidenza, dispiega il proprio itinerario. Paolo, che aveva incontrato in maniera drammatica il Signore Risorto sulla via di Damasco, lo sapeva molto bene" (Discorso in occasione della Visita alla Grotta di San Paolo, Rabat, 17 aprile 2010)

Il Papa: "Il popolo maltese, illuminato per quasi due millenni dagli insegnamenti del Vangelo e continuamente irrobustito dalle proprie radici cristiane, è giustamente fiero del ruolo indispensabile che la fede cattolica ha avuto nello sviluppo della propria Nazione" (Discorso in occasione della Cerimonia di benvenuto all’Aeroporto Internazionale di Malta Luqa, 17 aprile 2010))

Il telegramma del Papa al Presidente Napolitano e la risposta del Capo dello Stato

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