7 mesi fa
domenica 6 giugno 2010
Il Papa: Attraverso il "sì" di Maria la speranza della storia è divenuta una realtà, l’Unico che Israele aveva da lungo atteso venne nel mondo
VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG
DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE A CIPRO
Pope Benedict XVI in Cyprus - Angelus, 6 giugno 2010
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (E PUBBLICAZIONE DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI) (4 - 6 GIUGNO 2010)
RECITA DELL’ANGELUS NEL PALAZZO DELLO SPORT ELEFTHERIA DI NICOSIA
Prima di concludere la Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Benedetto XVI guida la recita dell’Angelus con i fedeli convenuti nel Palazzo dello Sport Eleftheria a Nicosia.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
PAROLE DEL SANTO PADRE
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
a mezzogiorno è tradizione della Chiesa rivolgersi in preghiera alla Beata Vergine Maria, ricordando con gioia il suo pronto assenso a divenire la madre di Dio. E’ stato un invito che l’ha riempita di trepidazione e che lei avrebbe potuto appena comprendere. Era un segno che Dio aveva scelto lei, sua umile ancella, per cooperare con lui nell’opera di salvezza. Come non rallegrarci per la generosità della sua risposta!
Attraverso il suo "sì" la speranza della storia è divenuta una realtà, l’Unico che Israele aveva da lungo atteso venne nel mondo, dentro la nostra storia. Di lui l’angelo ha annunciato che il suo regno non avrebbe avuto fine (Lc 1,33).
Circa trent’anni dopo, trovandosi Maria piangente ai piedi della croce, dev’essere stato difficile mantenere viva questa speranza. Le forze delle tenebre sembrava che avessero avuto il sopravvento. E nel suo intimo lei avrebbe ricordato le parole dell'angelo. Ma anche nella desolazione del Sabato Santo la certezza della speranza la sostenne fino alla gioia della mattina di Pasqua. Ed anche noi, suoi figli, viviamo nella stessa fiduciosa speranza che la Parola fatta carne nel seno di Maria, mai ci abbandonerà. Egli, il Figlio di Dio e il Figlio di Maria, fortifica la comunione che ci lega insieme così che noi possiamo divenire testimoni di lui e del potere del suo amore che guarisce e riconcilia.
Imploriamo ora la Vergine Maria, nostra Madre, di intercedere per tutti noi, per il popolo di Cipro e per la Chiesa del Medio Oriente, con Cristo suo Figlio, il Principe della Pace.
* * *
Ora desidero dire alcune parole in lingua polacca nella lieta circostanza dell’odierna beatificazione di Jerzy Popiełuszko, sacerdote e martire.
Serdeczne pozdrowienie kieruję do Kościoła w Polsce, który dziś raduje się wyniesieniem na ołtarze księdza Jerzego Popiełuszki. Jego ofiarna posługa i męczeństwo są szczególnym znakiem zwycięstwa dobra nad złem. Niech jego przykład i wstawiennictwo budzi gorliwość kapłanów i rozpala miłość wiernych.
[Rivolgo un cordiale saluto alla Chiesa in Polonia, che oggi gioisce dell’elevazione agli altari del padre Jerzy Popiełuszko. Il suo zelante servizio e il martirio sono particolare segno della vittoria del bene sul male. Il suo esempio e la sua intercessione accrescano lo zelo dei sacerdoti e infiammino d’amore i fedeli laici.]
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