mercoledì 30 giugno 2010

Lettera di Benedetto XVI al cardinale Tarcisio Bertone in occasione del cinquantesimo di ordinazione sacerdotale


Lettera di Benedetto XVI al cardinale Tarcisio Bertone

Un aiuto vicino per la famiglia di Dio

Stima e gratitudine per il servizio svolto come suo più "vicino collaboratore" sono stati espressi da Benedetto XVI al cardinale Tarcisio Bertone in occasione del cinquantesimo di ordinazione sacerdotale, che ricorre il 1 luglio. Per l'occasione Benedetto XVI ha inviato al porporato, segretario di Stato e camerlengo di Santa Romana Chiesa, la seguente lettera.

Di seguito una traduzione italiana del testo della lettera di Benedetto XVI al cardinale Bertone.

Al Venerato Fratello Nostro
Tarcisio Cardinale Bertone s.d.b.
Segretario di Stato e Camerlengo di Santa Romana Chiesa


Dal momento che vi è tra Noi una reciproca ed assidua familiarità, che deriva dal fatto di trovarCi quasi quotidianamente insieme, è degno e giusto rivolgere di persona le espressioni augurali del Nostro animo a Te che compi il cinquantesimo anno di ordinazione presbiterale. Tuttavia oltre questo compito, a Noi molto gradito, attraverso questa Nostra lettera Ti vogliamo comunicare il Nostro pensiero, affinché la Nostra considerazione nei Tuoi confronti risulti più manifesta.
Mentre attraversiamo tempi difficili, riteniamo che Tu rivolga la mente a cose più liete del passato, quando per l'imposizione delle mani del venerato fratello Albino Mensa, fosti promosso all'ordine sacro, circondato da familiari e confratelli. Né Ci sfugge quanto in seguito, ben perfezionato nelle materie giuridiche, Ti dedicasTi ad educare e guidare con l'insegnamento e gli scritti i giovani, sia all'interno che all'esterno della Tua famiglia salesiana.
Nessuno stupore, dunque, che Tu abbia avuto un'importante posizione e stima presso il Nostro Predecessore, il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, che Ti volle Arcivescovo di Vercelli ed ivi fedele annunciatore dei benefici divini. Per volere dello stesso Pontefice in seguito iniziasTi poi a svolgere l'incarico di Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, stabilendo con Noi una felice familiarità nel comune lavoro.
Anche nella Chiesa di Genova, alla quale dedicasTi il Tuo zelo e le Tue fatiche apostoliche, si riscontrano in più parti le testimonianze del Tuo ministero pastorale, da cui riconosciamo il giovamento che venne a quella comunità ecclesiale e dove conseguisTi un titolo maggiormente illustre mediante la Tua aggregazione al Collegio dei Padri Cardinali.
Richiamando alla memoria tempi più recenti, Ti abbiamo voluto vicino collaboratore, scegliendoTi quale Segretario di Stato, con cui condividere decisioni e compiti. Senza dubbio Ti stai prodigando con grande impegno e perizia ad essere partecipe dei Nostri progetti pastorali riguardo alla Chiesa universale, e delle Nostre iniziative rivolte al mondo intero, perché la famiglia di Dio si rafforzi ed il mondo diventi più armonioso.
Perciò mentre Ci rallegriamo di cuore per il ricordo del lieto inizio del Tuo sacerdozio, esprimiamo questi sentimenti di stima e le affettuose Nostre congratulazioni, mentre, per intercessione della Beata Vergine Maria Ausiliatrice e di S. Giovanni Bosco, imploriamo abbondante la ricompensa del Divino Maestro. Infine a Te, Nostro Venerato Fratello, impartiamo con fraterno affetto l'Apostolica Benedizione, destinata copiosamente anche a tutti coloro ai quali Ti congiungono vincoli di parentela e di lavoro.

Dal Vaticano, 1° giugno dell'anno 2010, sesto del Nostro Pontificato.

BENEDETTO XVI

© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana

(©L'Osservatore Romano - 30 giugno-1 luglio 2010)

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