domenica 6 giugno 2010

Il Papa:Prego che i lavori dell’Assemblea Speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione dei Cristiani in M.O.


VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE A CIPRO (4 - 6 GIUGNO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE A CIPRO

SINODO DEI VESCOVI PER IL MEDIO ORIENTE (10-24 OTTOBRE 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza
«La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola» (At 4, 32): il testo dell’Instrumentum laboris


Pope Benedict XVi in Cyprus :Adress of the Holy Father on the occasion of the publication of the Instrumentum laboris of the Special Assembly for the Middle East, 6 giugno 2010

VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A CIPRO (E PUBBLICAZIONE DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI) (4 - 6 GIUGNO 2010)

CONSEGNA DELL’INSTRUMENTUM LABORIS DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI, AL TERMINE DELLA SANTA MESSA PRESSO IL PALAZZO DELLO SPORT ELEFTHERIA DI NICOSIA

Al termine della Santa Messa celebrata questa mattina nel Palazzo dello Sport Eleftheria di Nicosia, il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, S.E. Mons. Nikola Eterović, rivolge al Papa alcune parole di ringraziamento.
Quindi, all’atto di consegnare l’Instrumentum laboris a ciascun Membro del Consiglio Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, il Papa pronuncia il discorso che riportiamo di seguito:


DISCORSO DEL SANTO PADRE

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

ringrazio l’Arcivescovo Eterović per le gentili parole, e rinnovo il mio augurio a voi tutti, qui giunti in occasione dell’avvio della prossima Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Ringrazio per tutto il lavoro che è già stato fatto in previsione dell’Assemblea Sinodale, e vi prometto il sostegno della mia preghiera mentre entrate nella fase finale della preparazione.

Prima di iniziare, ritengo doveroso fare memoria del defunto Vescovo Luigi Padovese, che, come Presidente della Conferenza Episcopale Turca, ha contribuito alla preparazione dell’Instrumentum Laboris, che oggi vi consegno. La notizia della sua morte improvvisa e tragica, avvenuta giovedì, ha sorpreso e colpito tutti noi. Affido la sua anima alla misericordia di Dio onnipotente, ricordando quanto egli si impegnò, specialmente come Vescovo, per la mutua comprensione in ambito interreligioso e culturale e per il dialogo tra le Chiese. La sua morte è un lucido richiamo alla vocazione che tutti i cristiani condividono ad essere, in ogni circostanza, testimoni coraggiosi di tutto ciò che è buono, nobile e giusto.

Il motto scelto per l’Assemblea ci parla di comunione e testimonianza, e ci ricorda come i membri della primitiva comunità cristiana avevano “un cuore solo e un’anima sola” (cfr At 4,32). Al centro dell’unità della Chiesa c’è l’Eucaristia, dono inestimabile di Cristo al suo popolo e punto focale della celebrazione liturgica odierna in questa Solennità del Corpo e Sangue del Signore. Pertanto, non è senza significato che la data scelta per la consegna dell’Instrumentum laboris dell’Assemblea Speciale cada proprio oggi.

Il Medio Oriente ha un posto speciale nel cuore di tutti i cristiani, dal momento che fu proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede. Dal tempo in cui Abramo uscì da Ur dei Caldei obbedendo alla chiamata del Signore, sino alla morte e risurrezione di Gesù, l’opera salvifica di Dio fu compiuta mediante individui e popoli nelle vostre patrie. Da allora, il messaggio del Vangelo si è diffuso in tutto il mondo, ma i cristiani da ogni luogo continuano a guardare al Medio Oriente con speciale riverenza, a causa dei profeti e dei patriarchi, degli apostoli e dei martiri, ai quali dobbiamo così tanto, agli uomini e alle donne che hanno ascoltato la parola di Dio, hanno dato testimonianza ad essa, e l’hanno consegnata a noi appartenenti alla grande famiglia della Chiesa.

L’Assemblea Speciale del Sinodo dei vescovi, convocata su vostra richiesta, tenterà di approfondire i legami di comunione fra i membri delle vostre Chiese locali, come pure la comunione di queste medesime Chiese tra di loro e con la Chiesa universale. Questa Assemblea desidera inoltre incoraggiarvi nella testimonianza della vostra fede in Cristo, che voi rendete nei Paesi dove questa fede è nata ed è cresciuta. E’ inoltre noto che alcuni fra voi soffrono grandi prove dovute alla situazione attuale della regione.

L’Assemblea Speciale è un’occasione per i cristiani del resto del mondo di offrire un sostegno spirituale e una solidarietà per i loro fratelli e sorelle del Medio Oriente. E’ un’occasione per porre in risalto il valore importante della presenza e della testimonianza cristiane nei Paesi della Bibbia, non solo per la comunità cristiana a livello mondiale, ma ugualmente per i vostri vicini e concittadini. Voi contribuite in innumerevoli modi al bene comune, per esempio attraverso l’educazione, la cura dei malati e l’assistenza sociale, e voi operate per la costruzione della società.

Voi desiderate vivere in pace ed in armonia con i vostri vicini ebrei e mussulmani. Spesso agite con artigiani della pace nel difficile processo di riconciliazione. Voi meritate la riconoscenza per il ruolo inestimabile che rivestite. E’ mia ferma speranza che i vostri diritti siano sempre più rispettati, compreso il diritto alla libertà di culto e la libertà religiosa, e che non soffriate giammai di discriminazioni di alcun tipo.

Prego che i lavori dell’Assemblea Speciale aiutino a volgere l’attenzione della comunità internazionale sulla condizione di quei cristiani in Medio Oriente, che soffrono a causa della loro fede, affinché si possano trovare soluzioni giuste e durature ai conflitti che causano così tante sofferenze. In merito a questa grave questione, ripeto il mio appello personale per uno sforzo internazionale urgente e concertato al fine di risolvere le tensioni che continuano nel Medio Oriente, specie in Terra Santa, prima che tali conflitti conducano a uno spargimento maggiore di sangue.

Con tali pensieri, presento a voi il testo dell’Instrumentum laboris dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Dio benedica abbondantemente il vostro lavoro! Dio benedica tutti i popoli del Medio Oriente!

© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana

SALUTO DI MONS. ETEROVIC:

Beatissimo Padre,

La celebrazione del grande mistero dell’Eucarestia nella solennità del Ss.mo Corpo e Sangue di Cristo, rende attuale, in modo mirabile, il miracolo di unità e di comunione ecclesiale compiuto dal Signore. Veramente “tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati” (Lc 9, 17). La significativa celebrazione liturgica getta la sua luce sull’evento a cui Vostra Santità sta dando inizio. Al termine di questa bellissima Eucaristia, Ella consegnerà, qui nel Palazzo dello Sport Eleftherìa di Nicosia, l’Instrumentum laboris ai rappresentanti dell’episcopato cattolico nei Paesi del Medio Oriente. Con questo gesto squisito Vostra Santità darà inizio idealmente alla celebrazione dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi che avrà luogo a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4, 32).

Anche a nome dei Patriarchi delle 6 venerate Chiese Orientali Cattoliche, del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che è pure Presidente della Conferenza dei Vescovi latini nelle Regioni Arabe (CELRA), a nome dei Presidenti delle Conferenze Episcopali della Turchia e dell’Iran, come pure dei Capi dei 4 Dicasteri della Curia Romana, membri del Consiglio Presinodale per il Medio Oriente della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, ringrazio vivamente Vostra Santità per la convocazione dell’Assemblea sinodale e per l’attenzione con la quale ha seguito la sua organizzazione. Con essa, tutti i Vescovi del Medio Oriente, inclusi quelli della Diaspora, rifletteranno sulla attuale situazione ecclesiale e sociale nelle rispettive Chiese sui iuris e pregheranno il Signore perché irrobustisca la fede dei cattolici e, anzi, di tutti i cristiani, che da quasi 2.000 anni vivono in queste terre santificate dalla vita, dalla morte e dalla resurrezione di Gesù Cristo. Nel Medio Oriente vi sono situazioni difficili, che si possono paragonare alla dispersione della gente in ricerca del cibo per sopravvivere “in una zona deserta” (Lc 9, 12). Solo Gesù Cristo può compiere il miracolo radunandoli insieme ed offrendo loro nell’Eucaristia il cibo per la vita eterna, che è in grado di trasformare la loro esistenza e di fare di ognuno un suo intrepido testimone nella vita personale, familiare e sociale. Nell’Assemblea sinodale, sotto l’illuminata guida di Vostra Santità, la Chiesa nel Medio Oriente, che nell’unità cattolica è ricca di molteplici Tradizioni, implorerà da Dio Uno e Trino la grazia di ridonare un nuovo dinamismo pastorale alle feconde Chiese particolari del Medio Oriente affinché possano, illuminate dallo Spirito Santo, continuare la loro provvidenziale missione. Esse sono chiamate a lodare Dio in lingue imparentate con quella appresa e usata dal suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, ad annunciare la Buona Notizia alle nuove generazioni, impegnarsi sempre di più nella evangelizzazione e nella promozione umana. In tale campo, la Chiesa è aperta alla collaborazione con tutti gli uomini di buon volontà, specialmente con gli appartenenti ad altre due religioni monoteistiche, l’ebraismo e l’islam, che pure sono nate nel Medio Oriente.

Mentre ringraziamo Vostra Santità per tutto quello che sta facendo in favore dei cristiani del Medio Oriente, affidiamo l’esito dell’Assise sinodale alla preghiera di tutti i fedeli della Chiesa e all’intercessione della Beata Vergine Maria e dei santi di questa terra benedetta, fiduciosi che anche oggi si ripeterà la manifestazione della gloria di Dio per mezzo della potente parola del Signore Gesù ai discepoli: “Voi stessi date loro da mangiare” (Lc 9, 13). Il cibo che la Chiesa può offrire agli uomini di buona volontà è la persona di Gesù Cristo, pane di vita eterna e creatore dei “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2 Pt 3, 13).

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