venerdì 6 aprile 2012

Il Papa al termine della Via Crucis: Nelle afflizioni e nelle difficoltà non siamo soli; la famiglia non è sola: Gesù è presente con il suo amore, la sostiene con la sua grazia e le dona l’energia per andare avanti. Ed è a questo amore di Cristo che dobbiamo rivolgerci quando gli sbandamenti umani e le difficoltà rischiano di ferire l’unità della nostra vita e della famiglia

QUARESIMA SETTIMANA SANTA E PASQUA: LO SPECIALE DEL BLOG

VIA CRUCIS 2012 AL COLOSSEO: I TESTI DELLE MEDITAZIONI

VIA CRUCIS: VIDEO INTEGRALE

SALUTO DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

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I riti del Venerdì santo presieduti da Benedetto XVI (Osservatore Romano)

La Via Crucis del Papa al Colosseo (TG2)

Dopo la Via Crucis giorno di silenzio in attesa della Veglia di Pasqua

Le famiglie contemplino Cristo crocifisso per avere la forza di superare le difficoltà: così il Papa alla Via Crucis

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Il Papa mette la famiglia ai piedi della croce (Ambrogetti)

Via Crucis della famiglia: editoriale di padre Lombardi

Il Papa: In questo nostro tempo la situazione di molte famiglie è aggravata dalla precarietà del lavoro (Collacciani)

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Il Papa alla Via Crucis «Famiglia ferita dalla precarietà» (Vecchi)

La Via Crucis: le piaghe familiari, la crisi e la sofferenza dell'uomo in mondovisione (Galeazzi)

La forza di andare oltre le difficoltà. La riflessione di Benedetto XVI al termine della Via Crucis (Sir)

Il Papa al Colosseo: foto Quotidiano.Net

Il Papa: «Gli sbandamenti umani», gli errori, ma anche la crisi economica «aggravata dalla precarietà del lavoro» mettono oggi a dura prova la famiglia, la sua unità, la sua integrità (Gagliardi)

Saluto del Papa al termine della Via Crucis: video Repubblica

Via Crucis al Colosseo: foto Repubblica

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Il Papa alla Via Crucis: nella Croce di Gesù, il coraggio per le famiglie di andare avanti nelle difficoltà

VIA CRUCIS AL COLOSSEO PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE, 06.04.2012

Questa sera, alle ore 21.15, il Santo Padre Benedetto XVI presiede al Colosseo il pio esercizio della Via Crucis, trasmesso in mondovisione.
I testi delle meditazioni e delle preghiere proposte quest’anno per le stazioni della Via Crucis sono stati preparati dai coniugi Danilo e Anna Maria Zanzucchi, del Movimento dei Focolari e iniziatori del Movimento "Famiglie Nuove".
Le immagini del libretto ad uso dei fedeli riproducono le formelle della Via Crucis realizzate dal Prof. Benedetto Pietrogrande nel 2009 e collocate nella cappella del Centro del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa.
Le torce accanto alla Croce sono tenute da due giovani della Diocesi di Roma, mentre la Croce è portata, oltre che dal Card. Agostino Vallini, da due frati francescani della Custodia di Terra Santa e da alcune famiglie provenienti dall’Italia, dall’Irlanda, dall’Africa e dall’America Latina.
Al termine della Via Crucis, il Papa rivolge ai presenti e a quanti lo seguono attraverso la radio e la televisione, le parole che riportiamo di seguito:


PAROLE DEL SANTO PADRE

Cari fratelli e sorelle,

abbiamo rievocato, nella meditazione, nella preghiera e nel canto, il cammino di Gesù sulla via della Croce: una via che sembrava senza uscita e che invece ha cambiato la vita e la storia dell’uomo, ha aperto il passaggio verso i «cieli nuovi e la nuova terra» (cfr Ap 21,1).

Specialmente in questo giorno del Venerdì Santo, la Chiesa celebra, con intima adesione spirituale, la memoria della morte in croce del Figlio di Dio, e nella sua Croce vede l’albero della vita, fecondo di una nuova speranza.

L’esperienza della sofferenza segna l’umanità, segna anche la famiglia; quante volte il cammino si fa faticoso e difficile! Incomprensioni, divisioni, preoccupazione per il futuro dei figli, malattie, disagi di vario genere. In questo nostro tempo, poi, la situazione di molte famiglie è aggravata dalla precarietà del lavoro e dalle altre conseguenze negative provocate dalla crisi economica. Il cammino della Via Crucis, che abbiamo spiritualmente ripercorso questa sera, è un invito per tutti noi, e specialmente per le famiglie, a contemplare Cristo crocifisso per avere la forza di andare oltre le difficoltà.

La Croce di Gesù è il segno supremo dell’amore di Dio per ogni uomo, è la risposta sovrabbondante al bisogno che ha ogni persona di essere amata. Quando siamo nella prova, quando le nostre famiglie si trovano ad affrontare il dolore, la tribolazione, guardiamo alla Croce di Cristo: lì troviamo il coraggio per continuare a camminare; lì possiamo ripetere, con ferma speranza, le parole di san Paolo: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? … Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati» (Rm 8,35.37).

Nelle afflizioni e nelle difficoltà non siamo soli; la famiglia non è sola: Gesù è presente con il suo amore, la sostiene con la sua grazia e le dona l’energia per andare avanti. Ed è a questo amore di Cristo che dobbiamo rivolgerci quando gli sbandamenti umani e le difficoltà rischiano di ferire l’unità della nostra vita e della famiglia. Il mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo incoraggia a camminare con speranza: la stagione del dolore e della prova, se vissuta con Cristo, con fede in Lui, racchiude già la luce della risurrezione, la vita nuova del mondo risorto, la pasqua di ogni uomo che crede alla sua Parola.

In quell’Uomo crocifisso, che è il Figlio di Dio, anche la stessa morte acquista nuovo significato e orientamento, è riscattata e vinta, è il passaggio verso la nuova vita: «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24). Affidiamoci alla Madre di Cristo.

Lei che ha accompagnato il suo Figlio sulla via dolorosa, Lei che stava sotto la Croce nell’ora della sua morte, Lei che ha incoraggiato la Chiesa al suo nascere perché viva alla presenza del Signore, conduca i nostri cuori, i cuori di tutte le famiglie attraverso il vasto mysterium passionis verso il mysterium paschale, verso quella luce che prorompe dalla Risurrezione di Cristo e mostra la definitiva vittoria dell’amore, della gioia, della vita, sul male, sulla sofferenza, sulla morte.

Amen

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