QUARESIMA SETTIMANA SANTA E PASQUA: LO SPECIALE DEL BLOG
MESSAGGIO URBI ET ORBI: VIDEO INTEGRALE
MESSAGGIO URBI ET ORBI: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA
AUGURI DEL SANTO PADRE AI POPOLI E ALLE NAZIONI IN OCCASIONE DELLA SANTA PASQUA
Vedi anche:
L’augurio del Pontefice per la Pasqua 2012
Il Messaggio Urbi et Orbi nel servizio di Lucio Brunelli
Il Messaggio Urbi et Orbi nel servizio di Rome Reports
Un incontro che cambia la vita. Benedetto XVI: omelia e benedizione Urbi et Orbi. Andrà in Libano dal 14 al 16 settembre (Sir)
L’appello del Papa: «In Siria cessi lo spargimento di sangue» (Tornielli)
Il Messaggio "Urbi et Orbi" del Santo Padre nei commenti di Salvatore Izzo
Messaggio Urbi et Orbi del Papa. Appello per Terrasanta, Nigeria e Mali (Ansa)
Santa Messa di Pasqua: foto Ansa
Urbi et Orbi, la folla dei fedeli riempie anche Via della Conciliazione. Il Papa: ogni cristiano riviva l'esperienza di Maria Maddalena. La speranza cristiana deve fare i conti con le punte acuminate del male (Izzo)
Messaggio "Urbi et Orbi": il servizio di Lucio Brunelli
Messaggio Urbi et Orbi: video Repubblica
Santa Messa di Pasqua: foto Repubblica
L'appello del Papa: basta sangue in Siria
Santa Messa di Pasqua: foto Corriere
Benedetto XVI: «Israeliani e Palestinesi riprendano con coraggio il processo di pace» (Vecchi)
Il Papa: Cristo risorto dia pace e speranza ai cristiani perseguitati e al Medio Oriente (AsiaNews)
Messaggio Urbi et Orbi: servizio di Alessandra Buzzetti
Oltre 100mila fedeli per la Messa di Pasqua. Il Papa venera l'icona del Cristo Risorto (Izzo)
Benedizione "Urbi et Orbi". Il Papa: Cristo risorto spezza gli intrecci del male. Pace per Medio Oriente e Africa
MESSAGGIO PASQUALE DEL SANTO PADRE E BENEDIZIONE "URBI ET ORBI", 08.04.2012
Alle ore 12, dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI rivolge ai fedeli presenti in Piazza San Pietro ed a quanti lo ascoltano attraverso la radio e la televisione il Messaggio che riportiamo di seguito:
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero!
«Surrexit Christus, spes mea» – «Cristo, mia speranza, è risorto» (Sequenza pasquale).
Giunga a tutti voi la voce esultante della Chiesa, con le parole che l’antico inno pone sulle labbra di Maria Maddalena, la prima ad incontrare Gesù risorto il mattino di Pasqua. Ella corse dagli altri discepoli e, col cuore in gola, annunciò loro: "Ho visto il Signore!" (Gv 20,18). Anche noi, che abbiamo attraversato il deserto della Quaresima e i giorni dolorosi della Passione, oggi diamo spazio al grido di vittoria: "E’ risorto! E’ veramente risorto!".
Ogni cristiano rivive l’esperienza di Maria di Magdala. E’ un incontro che cambia la vita: l’incontro con un Uomo unico, che ci fa sperimentare tutta la bontà e la verità di Dio, che ci libera dal male non in modo superficiale, momentaneo, ma ce ne libera radicalmente, ci guarisce del tutto e ci restituisce la nostra dignità. Ecco perché la Maddalena chiama Gesù "mia speranza": perché è stato Lui a farla rinascere, a donarle un futuro nuovo, un’esistenza buona, libera dal male. "Cristo mia speranza" significa che ogni mio desiderio di bene trova in Lui una possibilità reale: con Lui posso sperare che la mia vita sia buona e sia piena, eterna, perché è Dio stesso che si è fatto vicino fino ad entrare nella nostra umanità.
Ma Maria di Magdala, come gli altri discepoli, ha dovuto vedere Gesù rifiutato dai capi del popolo, catturato, flagellato, condannato a morte e crocifisso. Dev’essere stato insopportabile vedere la Bontà in persona sottoposta alla cattiveria umana, la Verità derisa dalla menzogna, la Misericordia ingiuriata dalla vendetta. Con la morte di Gesù, sembrava fallire la speranza di quanti confidavano in Lui. Ma quella fede non venne mai meno del tutto: soprattutto nel cuore della Vergine Maria, la madre di Gesù, la fiammella è rimasta accesa in modo vivo anche nel buio della notte. La speranza, in questo mondo, non può non fare i conti con la durezza del male. Non è soltanto il muro della morte a ostacolarla, ma più ancora sono le punte acuminate dell’invidia e dell’orgoglio, della menzogna e della violenza. Gesù è passato attraverso questo intreccio mortale, per aprirci il passaggio verso il Regno della vita. C’è stato un momento in cui Gesù appariva sconfitto: le tenebre avevano invaso la terra, il silenzio di Dio era totale, la speranza una parola che sembrava ormai vana.
Ed ecco, all’alba del giorno dopo il sabato, il sepolcro viene trovato vuoto. Poi Gesù si mostra alla Maddalena, alle altre donne, ai discepoli. La fede rinasce più viva e più forte che mai, ormai invincibile, perché fondata su un’esperienza decisiva: «Morte e vita si sono affrontate / in un prodigioso duello. / Il Signore della vita era morto, / ma ora, vivo, trionfa». I segni della risurrezione attestano la vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, della misericordia sulla vendetta: «La tomba del Cristo vivente, / la gloria del Cristo risorto, / e gli angeli suoi testimoni, / il sudario e le sue vesti».
Cari fratelli e sorelle! Se Gesù è risorto, allora – e solo allora – è avvenuto qualcosa di veramente nuovo, che cambia la condizione dell’uomo e del mondo. Allora Lui, Gesù, è qualcuno di cui ci possiamo fidare in modo assoluto, e non soltanto confidare nel suo messaggio, ma proprio in Lui, perché il Risorto non appartiene al passato, ma è presente oggi, vivo. Cristo è speranza e conforto in modo particolare per le comunità cristiane che maggiormente sono provate a causa della fede da discriminazioni e persecuzioni. Ed è presente come forza di speranza mediante la sua Chiesa, vicino ad ogni situazione umana di sofferenza e di ingiustizia.
Cristo Risorto doni speranza al Medio Oriente, affinché tutte le componenti etniche, culturali e religiose di quella Regione collaborino per il bene comune ed il rispetto dei diritti umani. In Siria, in particolare, cessi lo spargimento di sangue e si intraprenda senza indugio la via del rispetto, del dialogo e della riconciliazione, come è auspicato pure dalla comunità internazionale. I numerosi profughi, provenienti da quel Paese e bisognosi di assistenza umanitaria, trovino l’accoglienza e la solidarietà che possano alleviare le loro penose sofferenze. La vittoria pasquale incoraggi il popolo iracheno a non risparmiare alcuno sforzo per avanzare nel cammino della stabilità e dello sviluppo. In Terra Santa, Israeliani e Palestinesi riprendano con coraggio il processo di pace.
Il Signore, vittorioso sul male e sulla morte, sostenga le comunità cristiane del Continente africano, dia loro speranza per affrontare le difficoltà, le renda operatrici di pace e artefici dello sviluppo delle società a cui appartengono.
Gesù Risorto conforti le popolazioni sofferenti del Corno d’Africa e ne favorisca la riconciliazione; aiuti la Regione dei Grandi Laghi, il Sudan ed il Sud Sudan, donando ai rispettivi abitanti la forza del perdono. Al Mali, che attraversa un delicato momento politico, Cristo Glorioso conceda pace e stabilità. Alla Nigeria, che in questi ultimi tempi è stata teatro di sanguinosi attacchi terroristici, la gioia pasquale infonda le energie necessarie per riprendere a costruire una società pacifica e rispettosa della libertà religiosa di tutti i suoi cittadini.
Buona Pasqua a tutti!
© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana
7 mesi fa
Nessun commento:
Posta un commento