mercoledì 27 gennaio 2010

Con animo commosso pensiamo alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte


IL PAPA E L'EBRAISMO: LO SPECIALE DEL BLOG

VISITA DEL SANTO PADRE ALLA SINAGOGA DI ROMA (17 GENNAIO 2010): LO SPECIALE DEL BLOG

CATECHESI DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

Benedetto XVI: "E’ interessante notare, da una parte, che non è il Papa che dà l’aiuto affinché la chiesa non crolli, ma un piccolo e insignificante religioso, che il Papa riconosce in Francesco che Gli fa visita...Dall’altra parte, però, è importante notare che san Francesco non rinnova la Chiesa senza o contro il Papa, ma solo in comunione con lui. Le due realtà vanno insieme: il Successore di Pietro, i Vescovi, la Chiesa fondata sulla successione degli Apostoli e il carisma nuovo che lo Spirito Santo crea in questo momento per rinnovare la Chiesa. Insieme cresce il vero rinnovamento" (Catechesi)

Vedi anche:

Lo stile sobrio e diretto di Benedetto XVI: quel rotolo di preghiera in tedesco nel filo spinato di Auschwitz (Sequeri)

Dal Papa dura condanna all'antisemitismo. L'Osservatore stigmatizza gli Italiani (Galeazzi)

Il Giorno della Memoria con Edith Stein (Stefania De Bonis)

Shoah, il Papa: mai più tali «crimini di inaudita efferatezza» (Gasparroni)

Benedetto XVI: mai più Auschwitz! Si commemora oggi il “Giorno della memoria” per ricordare la Shoah

Studenti giordani, palestinesi e israeliani insieme dal Papa (Osservatore Romano)

Benedetto XVI: mai più Auschwitz! Si commemora oggi il “Giorno della memoria” per ricordare la Shoah

Il Papa parla di San Francesco, icona di Cristo, e ricorda le vittime della Shoah (AsiaNews)

Auschwitz mostrò al mondo quale orribile crimine, la megalomania disumana e l'odio razzista dell'ideologia nazista portarono in Germania (Izzo)

Indovina chi viene in sinagoga (Filippo Di Giacomo)

Il Papa ricorda la Shoah sia in tedesco sia in italiano (Apcom)

Il Papa ricorda le vittime della Shoah e quanti protessero i perseguitati a rischio della propria vita (Radio Vaticana)

Appello del Papa affinchè non si ripetano mai più tragedie come la Shoah

APPELLO DEL SANTO PADRE

Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli del campo di concentramento nazista della città polacca di Oświęcim, nota con il nome tedesco di Auschwitz, e vennero liberati i pochi superstiti. Tale evento e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono al mondo l'orrore di crimini di inaudita efferatezza, commessi nei campi di sterminio creati dalla Germania nazista.

Oggi, si celebra il "Giorno della memoria", in ricordo di tutte le vittime di quei crimini, specialmente dell’annientamento pianificato degli Ebrei, e in onore di quanti, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati, opponendosi alla follia omicida.
Con animo commosso pensiamo alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte in quei luoghi aberranti e disumani. La memoria di tali fatti, in particolare del dramma della Shoah che ha colpito il popolo ebraico, susciti un sempre più convinto rispetto della dignità di ogni persona, perché tutti gli uomini si percepiscano una sola grande famiglia. Dio onnipotente illumini i cuori e le menti, affinché non si ripetano più tali tragedie!

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