lunedì 25 gennaio 2010

Messaggio di Benedetto XVI al nuovo Patriarca di Serbia, Irinej: La assicuro della vicinanza della Chiesa Cattolica


IL RIAVVICINAMENTO FRA CATTOLICI E ORTODOSSI

Il vescovo Irinej eletto alla guida della Chiesa ortodossa

Messaggio di Benedetto XVI al nuovo Patriarca di Serbia

In occasione dell'elezione del vescovo di Nis, Irinej, a Patriarca della Chiesa ortodossa serba, Benedetto XVI ha inviato un messaggio di auguri del quale pubblichiamo qui di seguito il testo originale in lingua inglese.

Di seguito pubblichiamo una nostra traduzione in italiano del messaggio.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

Sono lieto di apprendere della sua elezione a Patriarca della Chiesa Ortodossa Serba e prego affinché il Signore possa concederle abbondanti doni di grazia e di saggezza per lo svolgimento dei suoi alti doveri al servizio della Chiesa e del popolo a Lei affidato.
Succede al Patriarca Pavle, nostro fratello di felice memoria, Pastore fervente e stimato, che Le ha lasciato un'eredità ricca e profonda. In quanto grande Pastore e padre spirituale, ha efficacemente guidato la Chiesa e conservato la sua unità di fronte a molte sfide. Mi sento in dovere di esprimere apprezzamento per il suo esempio di fedeltà al Signore e per i suoi numerosi gesti di apertura alla Chiesa cattolica.
Prego dunque affinché il Signore le conceda, Santità, la forza interiore per consolidare l'unità e la crescita spirituale della Chiesa Ortodossa Serba e per stringere vincoli fraterni con altre Chiese e comunità ecclesiali. La assicuro della vicinanza della Chiesa cattolica e del suo impegno per la promozione di rapporti fraterni e di dialogo teologico, affinché quegli ostacoli che ancora impediscono una piena comunione fra noi possano essere superati. Che il Signore benedica i nostri sforzi comuni a questo proposito cosicché i discepoli di Cristo possano di nuovo essere, di fronte tutto il mondo, testimoni uniti del suo amore salvifico.

Dal Vaticano, 22 gennaio 2010.

BENEDICTUS XVI

© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana

(©L'Osservatore Romano - 24 gennaio 2010)

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