giovedì 22 marzo 2007

Attivita' del Santo Padre


Papa: il 29 confessera' sei giovani
Il rito nella Basilica di San Pietro

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 MAR - Il 29 marzo il Papa confessera' personalmente nella basilica di San Pietro sei ragazzi della diocesi di Roma. Contemporaneamente i sacerdoti nella basilica confesseranno tutti i giovani che vorranno ricevere il sacramento della riconciliazione. Il rito si svolgera' nell'ambito di una veglia penitenziale organizzata dalla diocesi del Papa, nell'ambito della preparazione alla Giornata mondiale della gioventu'.


CONFERMATA VISITA PASTORALE A VIGEVANO E PAVIA 21-22 APRILE
La sala stampa vaticana ha ufficializzato l'appuntamento

Città del Vaticano, 22 mar. (APCom) - Il Papa si recherà in visita pastorale a Vigevano e Pavia il 21 e 22 aprile prossimi. Lo conferma oggi la Sala Stampa della Santa Sede.

Secondo quanto riferito dalle due diocesi lombarde, Benedetto XVI arriverà nel pomeriggio del 21 aprile a Vigevano: alle 16.45 sarà accolto nello Stadio comunale Dante Merlo. Poi celebrerà la Messa in Piazza Ducale. Alle 20.00 la partenza per Pavia dove un'ora dopo sarà accolto in Piazza Duomo dalle autorità religiose, civili e dai gruppi giovanili di volontariato.

Domenica 22 aprile alle 9.00 è prevista la visita del Papa al Policlinico San Matteo; alle 10.30 la Messa negli Orti dell'Almo Collegio Borromeo; alle 16.00 la visita all'Università; alle 17.30 la celebrazione del Vespro nella Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, dove sono custodite le reliquie di Sant'Agostino. Al termine del rito il Papa lascerà Pavia per rientrare a Roma.


UE/ AI VESCOVI EUROPEI INVITO A DIFENDERE I "VALORI FONDANTI"
Da Roma dichiarazione per Berlino. Sabato in udienza dal Papa

Roma, 22 mar. (APCom) - Un comitato di saggi - tra i quali l'ex commissario Ue Mario Monti, l'ex presidente della Commissione Jacques Santer e l'ex presidente del Parlamento europeo Pat Cox - ha raccomandato ai vescovi europei, riuniti questi giorni a Roma per il cinquantesimo anniversario dei trattati europei, di valorizzare i "valori fondanti" del Vecchio continente, che "scaturiscono dalle tradizioni religiose ed in particolare da quelle cristiane". Sabato i partecipanti al convegno verranno ricevuti dal Papa, dal quale si attendono parole sul rapporto tra cristianesimo ed Europa.

All'origine del documento "Un'Europa dei valori. La dimensione etica dell'Unione europea" ci sono le bocciature della Costituzione Ue ai referendum francese e olandese dell'anno scorso. Una crisi che l'attuale presidenza di turno tedesca del Consiglio europeo vorrebbe avviare alla soluzione. L'idea di Angela Merkel è quella di far ripartire il progetto della COstituzione Ue evitando di rimettere mano in profondità al testo bocciato da francesi e olandesi.

Anche il presidente dell'Europarlamento, Hans-Gert Poettering, ha sottolineato in questi giorni che "la Chiesa cattolica ha chiesto l'esplicita menzione di Dio e delle radici delle tradizioni giudaico-cristiane all'interno del testo del trattato". "Come presidente dell'Europarlamento, cioé nella mia veste ufficiale - ha proseguito Poettering - non ho potuto fare questa richiesta, che non rispecchia l'opinione della maggioranza del parlamento, ma come presidente del Ppe, e cioé del gruppo politico più numeroso dell'assemblea, ho sempre ribadito tale richiesta e necessità".

La lezione che i 'saggi' scelti dalla Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea) traggono dal frangente di crisi, ad ogni modo, è che "i leader europei hanno condiviso una visione dell'integrazione europea troppo tecnocratica. In assenza di un chiaro accordo sulle finalità ultime del progetto europeo, essi hanno smesso di proclamare i valori di fondo".

"Per questo appare ora opportuno definire e descrivere questi valori", scrivono Monti e gli altri nel documento presentato oggi in una conferenza stampa a Roma. "Essi - sottolineano i saggi - mettono in evidenza il fatto che esiste una dimensione etica nella costruzione dell'Europa con cui tutti gli europei, compresi tutti i cristiani dell'Unione europea, possono identificarsi, di cui possono essere orgogliosi e in cui possono riporre le proprie speranze in tutta tranquillità". Un linguaggio attento, che evita di far riferimento alle "radici giudaico cristiane" escluse - nonostante le proteste della Chiesa cattolica - dal preambolo della Costituzione Ue, ma sottolineano la loro compatibilità con il cristianesimo e la loro origine dalla tradizione cristiana, oltre che da altre fonti.

"La dignità della persona e i diritti umani, la pace, la libertà, la democrazia, la tolleranza, il rispetto della diversità e della sussidiarietà, la ricerca del bene comune", infatti, sono "valori fondanti" e non "questioni improvvisate". "Le loro radici - precisa il documento - affondano in duemila anni di tradizione cristiana, oltre che nelle tradizioni di altre fedi e filosofie. Quei valori e quella tradizione - concludono i 'saggi' - sono potenti oggi tanto quanto lo erano in passato e devono restare a fondamento della nostra impresa comune, che dobbiamo perseguire con coerente e determinata leadership. Allora il progetto europeo diverrà nuovamente per i nostri cittadini quello che avrebbe dovuto essere sempre stato: autentico e duraturo motivo di orgoglio e pilastro di speranza per il futuro".

A partire dalle considerazione dei 'saggi', al convegno dei vescovi Ue (che si apre domani e si conclude domenica) verrà stilato un "Messaggio di Roma". Il documento verrà consegnato al presidente del Consiglio, Romano Prodi, che lo porterà a Berlino per il vertice informale del 24-25 marzo. Lì i leader europei firmeranno una "Dichiarazione" sul futuro del processo costituzionale europeo. Sabato, intanto, i partecipanti all'appuntamento della Comece verranno ricevuti da Benedetto XVI in udienza. Dal Papa si attendono parole sul rapporto tra Europa e cristianesimo. La posizione del Pontefice è nota, e dal Vaticano filtra che "è interesse della Santa Sede che nella dichiarazione di Berlino ci sia un riferimento alla radici cristiane dell'Europa", tanto più se la dichiarazione venisse integrata nel trattato costituzionale come preambolo. E' prevedibile che Papa Ratzinger non mancherà di far ascoltare la sua voce. Anche in futuro, se accettasse gli inviti che gli sono stati indirizzati negli ultimi tempi a recarsi a Strasburgo per intervenire al Consiglio d'Europa e all'Europarlamento. Per ora, a quanto si apprende, la Santa Sede si è limitata a "prender nota" di questi inviti.


Papa:udienza Tantawi,no degli ulema
Pressioni su imam anche da stampa e Fratelli musulmani

(ANSA) -IL CAIRO, 22 MAR- L'udienza di oggi del Papa con l'imam Tantawi sarebbe stata rinviata per pressioni degli ulema, dei Fratelli Musulmani e della stampa. Lo affermano fonti dell'universita' di Al-Azhar. Secondo il quotidiano egiziano 'Al Akhbar', l'invito aveva gia' suscitato 'collera' nel mondo islamico soprattutto dopo il famoso discorso pronunciato da Benedetto XVI a Ratisbona, discorso che verteva sui rapporti tra fede e ragione e che aveva suscitato accese polemiche in tutto il mondo musulmano.


PAPA: ACQUA NON E' MERCE QUALUNQUE, E' DIRITTO INALIENABILE
Messaggio alla Fao per la Giornata mondiale dell'acqua

Città del Vaticano, 22 mar. (APCom) - "L'accesso all'acqua rientra a tutti gli effetti tra i diritti inalienabili di tutti gli esseri umani, perché rappresenta un prerequisito per la realizzazione degli altri diritti umani come il diritto alla vita, all'alimentazione e alla salute. Per questa ragione l'acqua non può essere trattata come una semplice merce al pari delle altre. Il suo uso deve essere razionale e solidale". E' questo il messaggio che Benedetto XVI ha inviato alla Fao, in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua che si celebra oggi. Il messaggio è stato letto da monsignor Renato Volante, osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, nel corso del summit che si è svolto questa mattina nella sede della Fao, alla presenza di numerosi ministri e rappresentanti dei Paesi europei ed africani impegnati nel garantire l'accesso alle risorse idriche a tutti.

"Il papa incoraggia la vostra azione a favore di tutte le persone che nel mondo soffrono per la carenza di acqua - ha affermato monsignor Volante, leggendo il messaggio indirizzato a Jacques Diouf, direttore generale della Fao - l'acqua è una risorsa di vita il cui utilizzo è necessario per i cicli vitali del pianeta e fondamentale per l'esistenza stessa dell'umanità". Benedetto XVI ha dunque rilevato che "l'acqua, bene comune della famiglia umana costituisce un elemento essenziale per la vita". Il pontefice ha inoltre incoraggiato tutti gli sforzi affinché venga permesso "un accesso dell'acqua a tutti, soprattutto a coloro che vivono in condizioni di povertà - si legge nel testo del messaggio - garantendo la sopravvivenza del pianeta per le generazioni presenti e future. Senza l'acqua la vita è minacciata".

Il papa ha poi evidenziato la necessità di "non considerare l'acqua come un bene economico" ma "il diritto all'acqua si basa sulla dignità umana e non sulle valutazioni di tipo puramente quantitativo". Da qui l'appello di Ratzinger affinché ci sia una "responsabilità condivisa tra tutti e considerata come un imperativo morale e politico nel mondo che dispone di livelli di conoscenza e di tecnologie per mettere fine alle situazioni di carenza d'acqua e delle loro conseguenze drammatiche".

Il pontefice non manca di rivolgersi direttamente ai "governi e agli uomini politici" ma anche alla responsabilità di ciascuno di noi perché "tutti noi siamo chiamati a modificare il nostro modo di vivere in uno sforzo educativo capace di restituire a questo bene comune dell'umanità il valore e il rispetto che merita nella nostra società".


PAPA: IMPEGNO DI CURA PER TUTTI E PER L'INTERA ESISTENZA UMANA

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 22 mar - Tutti gli operatori sanitari sono definiti dal papa ''difensori di ufficio della vita'' e in quanto tali si ha fiducia che essi ''non disprezzeranno mai un'esistenza umana, per quanto menomata, e sapranno sempre incoraggiare tentativi di cura''. Parlando ai partecipanti alla sessione plenaria del Pontificio Consiglio per la salute, Benedetto XVI ha aggiunto che ''l'impegno della cura va esteso ad ogni essere umano, nell'intento di coprire l'intera sua esistenza. Il concetto moderno di cura sanitaria e', infatti, la promozione umana: dalla cura del malato alla cura preventiva, con la ricerca del maggiore sviluppo umano, favorendo un adeguato ambiente familiare e sociale''. Il papa ha poi insistito sul carattere distintivo proprio che per il cristiano ha la cura della salute che richiama subito l'opera di Gesu', buon samaritano dell'umanita'. La prospettiva biblica, anzi, ''valorizza il principio etico naturale del dovere della cura del malato, in base al quale ogni esistenza umana va difesa secondo le particolari difficolta' in cui si trova e secondo le nostre possibilita' concrete di aiuto. Soccorre l'essere umano e' un dovere''. La salute dell'uomo, secondo Benedetto XVI di tutto l'uomo ''e' stato il segno che Cristo ha prescelto per manifestare la prossimita' di Dio, il suo amore misericordioso che risana lo spirito, l'anima e il corpo''. Percio' l'amore come compito della chiesa trova nella cura dei malati un'attuazione significativa. Agli operatori cattolici nella pastorale sanitaria il papa non ha quindi trovato di meglio che affidare loro le proposte contenute nell'enciclica sulla carita' e il recente documento sull'Eucaristia.

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