7 mesi fa
venerdì 10 aprile 2009
Il messaggio di Benedetto XVI in occasione dei funerali delle vittime del sisma in Abruzzo
FESTIVITA' PASQUALI 2006-2009: LO SPECIALE DEL BLOG
IL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE AI FUNERALI DELLE VITTIME DEL SISMA: VIDEO INTEGRALE
Funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo: l'omelia del cardinale Bertone
Il saluto dell'arcivescovo dell'Aquila, mons. Giuseppe Molinari, al termine della messa per i funerali delle vittime del terremoto
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ALL’ARCIVESCOVO DE L’AQUILA IN OCCASIONE DEL RITO DI SUFFRAGIO PER LE VITTIME DEL TERREMOTO, 10.04.2009
Pubblichiamo di seguito il testo del Messaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato all’Arcivescovo de L’Aquila, S.E. Mons. Giuseppe Molinari, di cui è stata data lettura da Mons. Georg Gänswein all’inizio del rito di suffragio per le vittime del terremoto:
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
Al Carissimo Arcivescovo Giuseppe Molinari
e a tutti voi, carissimi fratelli e sorelle nel Signore,
In queste ore drammatiche in cui un’immane tragedia si è riversata su codesta terra, mi sento spiritualmente presente in mezzo a voi per condividere la vostra angoscia, implorare da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa per i feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto. Ho chiesto al mio Segretario di Stato di venire a presiedere questa celebrazione liturgica straordinaria in cui la comunità cristiana si stringerà intorno ai propri defunti per dare loro l’estremo saluto. Affido a lui, e al mio segretario particolare, il compito di recarvi di persona l’espressione della mia accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura.
In momenti come questi, fonte di luce e di speranza resta la fede, che proprio in questi giorni ci parla della sofferenza del Figlio di Dio fattosi uomo per noi: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione siano per tutti sorgente di conforto ed aprano il cuore di ciascuno alla contemplazione di quella vita in cui "non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate" (Ap 21,4).
Sono certo che con l’impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltà. Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si è avvertita anche in Vaticano, ed ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietà, grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di un’azione sempre più incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati.
La Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazioni laicali. Questo è il momento dell’impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che già stanno lodevolmente operando. Solo la solidarietà può consentire di superare prove così dolorose.
Affido alla Vergine Santa persone e famiglie coinvolte in questa tragedia e, attraverso la sua materna intercessione, chiedo al Signore di asciugare ogni lacrima e di lenire ogni ferita, mentre invio a ciascuno una speciale, confortatrice Benedizione Apostolica.
Dal Vaticano, 9 aprile 2009
BENEDICTUS PP. XVI
© Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana
Monsignor Gänswein, dopo aver letto il messaggio del Papa, ha aggiunto:
"Oltre agli Oli santi, benedetti durante la Messa crismale di ieri mattina nella basilica di San Pietro, il Santo Padre ha donato il calice per questa Celebrazione in segno di omaggio alla comunità cristiana e di spirituale partecipazione al dolore dei familiari delle vittime del terremoto".
(©L'Osservatore Romano - 11 aprile 2009)
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