venerdì 22 agosto 2008

Il testo della lettera di cordoglio del Santo Padre per la morte del vescovo di Bolzano-Bressanone, Mons. Wilhelm Emil Egger


IL PAPA IN ALTO ADIGE: LO SPECIALE DEL BLOG

L'improvvisa scomparsa di Mons. Egger, vescovo di Bolzano-Bressanone: lo speciale del blog

LETTERA DI CORDOGLIO DEL SANTO PADRE PER LA MORTE DEL VESCOVO DI BOLZANO-BRESSANONE, S.E. MONS. WILHELM EMIL EGGER, 21.08.2008

Si sono svolti questo pomeriggio a Bressanone, con inizio alle ore 15, i funerali di S.E. Mons. Wilhelm Emil Egger, O.F.M. Cap., Vescovo di Bolzano-Bressanone, Bozen-Brixen, morto improvvisamente sabato scorso 16 agosto.
Di seguito riportiamo il testo della Lettera di condoglianze inviata dal Santo Padre Benedetto XVI all’Amministratore Diocesano, letta nel corso della cerimonia esequiale nel Duomo di Bressanone
:

LETTERA DEL SANTO PADRE

TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Al Reverendissimo Monsignore
Lic. Josef Matzneller
Amministratore diocesano della Diocesi di Bolzano-Bressanone


Sono rimasto profondamente colpito dalla notizia dell’improvvisa dipartita del Vescovo Wilhelm Egger. Posso assicurarLe che in questo periodo di lutto sono vicino a Lei e ai fedeli di codesta Diocesi, e mi unisco all’intera Comunità nella preghiera per il compianto Defunto. Non solo la Diocesi di Bolzano-Bressanone, ma anche l’intera Chiesa ha perso con il Vescovo Wilhelm Egger un Pastore tanto erudito quanto amabile e pio, che instancabilmente ha portato alla gente la Buona Novella di Cristo, a lui affidata in modo particolare nell’Ordinazione sacerdotale ed episcopale. Anche per me personalmente la morte di Mons. Wilhelm Egger, che mi è stato caro amico e che ancora una settimana fa in occasione del mio congedo da Bressanone ho potuto salutare, significa una perdita dolorosa. Ripetutamente ho incontrato il Vescovo Egger durante le mie permanenze estive negli anni passati e in molte altre occasioni. Egli si è assai prodigato per far sì che potessi passare quest’anno le mie vacanze nello stupendo Alto Adige, regione dove l’arte e la cultura si uniscono con la bontà degli uomini in un’armonia meravigliosa.

Il Vescovo Egger aveva un rapporto profondo con la Sacra Scrittura, che ha totalmente pervaso e plasmato la sua vita. So pure che per lui la celebrazione dell’Eucaristia costituiva il momento centrale della vita spirituale e che egli curava con profondo senso pastorale la Santa Messa domenicale con i fedeli della Diocesi. L’amore per la Parola di Dio e la santificazione della Domenica rappresentano ora il testamento particolare del Vescovo Egger, che ogni singolo fedele e le comunità parrocchiali serberanno, così che l’incontro con il Dio d’amore della Rivelazione costituisca il centro della loro vita. Il rapporto fondamentale con Dio, che deve sempre essere anche un rapporto fraterno col prossimo, è parte essenziale della vita.

Il pensiero-guida dell’ultima sua Lettera pastorale suonava: "Chiamato alla sequela nell’amore". Esso ben interpreta la vita di cristiano, di religioso e di Vescovo di questo generoso Uomo di Chiesa. Il suo esempio è un invito a ciascuno di noi ad aprirsi all’amore di Dio e a ricambiarlo con impegno coerente per realizzare nella propria vita un’autentica "sequela nell’amore". Preghiamo Dio grande e misericordioso, affinché voglia accogliere questo Servo fedele nella sua Casa e ammetterlo al banchetto della gioia eterna. A tutti coloro che, nella preghiera e nel sacrificio della Messa, fanno memoria del Vescovo defunto, imparto di cuore la confortatrice Benedizione Apostolica.

Da Castel Gandolfo, il 20 Agosto 2008

BENEDICTUS PP XVI

IL TESTO ORIGINALE (TEDESCO)

Dem hochwürdigsten Herrn
Lic. Josef Matzneller
Diözesanadministrator des Bistums Bozen-Brixen

Die Nachricht vom unerwarteten Ableben von Bischof Wilhelm Egger hat mich tief getroffen. Ich kann Ihnen versichern, daß ich Ihnen und den Gläubigen Ihrer Diözese in dieser Zeit der Trauer nahe bin und ich mich mit Ihnen allen im Gebet für den Verstorbenen verbinde. Nicht nur die Diözese Bozen-Brixen, sondern die ganze Kirche hat mit Bischof Wilhelm Egger einen gelehrten wie liebenswürdigen und frommen Hirten verloren, der unermüdlich den Menschen die Frohbotschaft Christi brachte, die ihm ja in der Priester- und Bischofsweihe in besonderer Weise anvertraut worden war. Auch für mich persönlich bedeutet der Tod von Bischof Wilhelm Egger, der mir ein lieber Freund war und den ich noch vor einer Woche bei meinem Abschied von Brixen grüßen konnte, ein schmerzlicher Verlust. Immer wieder bin ich Bischof Egger bei meinen Sommeraufenthalten in den vergangenen Jahren und bei vielen anderen Gelegenheiten begegnet. Er hat sich sehr dafür eingesetzt, daß ich auch heuer im schönen Südtirol, diesem Land, wo Kunst und Kultur sich mit der Güte der Menschen in einer wunderbaren Harmonie verbinden, meinen Urlaub verbringen durfte.

Bischof Egger hatte eine tiefe Beziehung zur Heiligen Schrift, die sein Leben ganz durchdrungen und geformt hat. Einen weiteren Schwerpunkt seines geistlichen Lebens machte die heilige Eucharistie aus. Er feierte stets mit tiefem seelsorglichen Eifer die Sonntagsmesse mit den Gläubigen seiner Diözese. Die Liebe zum Wort Gottes und die Heiligung des Sonntags bilden gleichsam das besondere Vermächtnis des Bischofs Egger, das jeder Gläubige und jede Pfarrgemeinde bewahren mögen, auf daß die Begegnung mit dem liebenden Gott der Offenbarung ihre Lebensmitte bilde. Die grundsätzliche Beziehung zu Gott, die immer auch eine brüderliche Beziehung zum Nächsten sein muß, ist nämlich wesentlicher Teil des Lebens.

Ein Leitgedanke seines letzten Hirtenwortes lautete: „Gerufen zur Nachfolge der Liebe". Dies verdeutlicht gut das Leben dieses großherzigen Kirchenmannes als Christ, als Ordensmann und als Bischof. Sein Vorbild ist eine Einladung an jeden von uns, sich auf die Liebe Gottes einzulassen und seiner Liebe mit einem konsequenten Einsatz zu entsprechen, um eine echte „Nachfolge in der Liebe" im eigenen Leben zu verwirklichen. Bitten wir den großen und barmherzigen Gott, daß Er seinen treuen Diener in sein Haus aufnehmen und ihm nun den Tisch der ewigen Freuden bereiten möge. Von Herzen erteile ich allen, die im Gebet und im Meßopfer des verstorbenen Bischofs gedenken, den tröstenden Apostolischen Segen.

Aus Castel Gandolfo, am 20. August 2008

BENEDICTUS PP XVI

© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana

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