lunedì 15 agosto 2011

Il Papa: in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno seguire come ha fatto Maria. Questa festa parla allora del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene

SOLENNITA' DELL'ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA: LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa: "le cose di Dio meritano fretta, anzi le uniche cose del mondo che meritano fretta sono proprio quelle di Dio, che hanno la vera urgenza per la nostra vita. Allora Maria entra in questa casa di Zaccaria e di Elisabetta, ma non entra sola. Vi entra portando in grembo il figlio, che è Dio stesso fatto uomo" (Omelia pronunciata dal Santo Padre in occasione della Santa Messa nella Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, 15 agosto 2011)



ANGELUS: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA

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Il suo è il nostro cammino. L’omelia del Papa alla messa nella solennità dell’Assunzione di Maria (Sir)

Il Papa all’Assunzione: Gesù, nuovo Adamo, e Maria, nuova Eva, vincono definitivamente il nemico (AsiaNews)

Santa Messa ed Angelus (Tg2)

Solennità dell'Assunzione, mistero di speranza. Il Papa: Maria c'invita ad avere fretta per le cose di Dio (R.V.)

Santa Messa ed Angelus: foto Repubblica

LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 15.08.2011

Alle ore 12 di oggi, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre Benedetto XVI si affaccia al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti. Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:

PRIMA DELL’ANGELUS

Cari fratelli e sorelle,

Nel cuore del mese di agosto i Cristiani d’Oriente e d’Occidente celebrano congiuntamente la Festa dell’Assunzione di Maria Santissima al Cielo. Nella Chiesa Cattolica, il dogma dell’Assunzione – come è noto – fu proclamato durante l’Anno Santo del 1950 dal mio venerato predecessore il Servo di Dio Papa Pio XII. Tale memoria, però, affonda le sue radici nella fede dei primi secoli della Chiesa.

In Oriente, viene chiamata ancora oggi "Dormizione della Vergine".

In un antico mosaico della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma, che si ispira proprio all’icona orientale della "Dormitio", sono raffigurati gli Apostoli che, avvertiti dagli Angeli della fine terrena della Madre di Gesù, sono raccolti attorno al letto della Vergine. Al centro c’è Gesù che tiene fra le braccia una bambina: è Maria, divenuta "piccola" per il Regno, e condotta dal Signore al Cielo.

Nella pagina del Vangelo di San Luca della liturgia odierna, abbiamo letto che Maria "in quei giorni si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda" (Lc 1,39). In quei giorni Maria si affrettava dalla Galilea verso una cittadina vicino a Gerusalemme, per andare a trovare la parente Elisabetta. Oggi la contempliamo salire verso la montagna di Dio ed entrare nella Gerusalemme celeste, "vestita di sole, con la luna sotto i piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle" (Ap 12,1).

La pagina biblica dell’Apocalisse, che leggiamo nella liturgia di questa Solennità, parla di una lotta tra la donna e il drago, tra il bene e il male. San Giovanni sembra riproporci le primissime pagine del libro della Genesi, che narrano la vicenda tenebrosa e drammatica del peccato di Adamo ed Eva. I nostri progenitori furono sconfitti dal maligno; nella pienezza dei tempi, Gesù, nuovo Adamo, e Maria, nuova Eva, vincono definitivamente il nemico, e questa è la gioia di questo giorno! Con la vittoria di Gesù sul male, anche la morte interiore e fisica sono sconfitte. Maria è stata la prima a prendere in braccio il Figlio di Dio, Gesù, divenuto bambino, ora è la prima ad essere accanto a Lui nella Gloria del Cielo.

E’ un mistero grande quello che oggi celebriamo, è soprattutto un mistero di speranza e di gioia per tutti noi: in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno seguire come ha fatto Maria. Questa festa parla allora del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene.

DOPO L’ANGELUS

En ce jour de la fête de l’Assomption de la Vierge Marie, je salue avec joie les pèlerins de langue française. «Aujourd’hui la Vierge Marie, la Mère de Dieu, est élevée dans la gloire du ciel ». Elle nous ouvre ainsi le chemin de l’espérance. En contemplant son visage, n’hésitons pas à redire notre « oui » inconditionnel au Seigneur. À sa suite, dans les jours heureux comme dans les jours difficiles, prions le Magnificat. Que la Vierge Marie veille sur l’Église et sur toutes les familles.

I offer a warm welcome to the English-speaking visitors gathered for this Angelus prayer on the Solemnity of the Assumption of Our Lady. May the example and prayers of Mary, Queen of Heaven, inspire and sustain us on our pilgrimage of faith, that we too may attain the glory of the Resurrection and the fulfilment of our hope in her Son’s promises. Upon you and your families I invoke the Lord’s richest blessings!

Gern heiße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher beim Angelusgebet hier in Castel Gandolfo willkommen. Am heutigen Festtag gedenkt die Kirche der Aufnahme Mariens in den Himmel. Wir verehren Maria nicht als eine Persönlichkeit einer vergangenen Zeit, sondern als die Lebendige, die in der Gegenwart Gottes steht und uns nahe ist. An ihr wird der ewige Plan des Schöpfers sichtbar, den Menschen ganz – mit Seele und Leib – zu erlösen und zu erneuern. Auch wir hoffen, Gott einst in unvergänglicher Freude von Angesicht zu Angesicht sehen zu können. Maria, die Mutter des Herrn, sei uns Unterpfand dieser wunderbaren Zuversicht, in der wir leben.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana. La solemnidad de la gloriosa asunción de la Virgen María, que hoy recordamos, nos abre a la esperanza de la plenitud de la vida del Cielo, a la que Ella ya ha llegado y en la que nos aguarda. Que por la amorosa intercesión de la Madre de Dios desciendan abundantes gracias y bendiciones sobre la Iglesia y el mundo.

Queridos peregrinos de língua portuguesa: sede bem-vindos! A Imaculada Virgem Maria ao ser elevada à gloria do Céu torna-se aurora e imagem da Igreja celeste e sinal de consolação e esperança para a Igreja peregrina na terra. Que pela Sua maternal intercessão desçam sobre vós e sobre vossas famílias as bênçãos de Deus.

Serdecznie pozdrawiam Polaków. Wniebowziętej Matce Boga i ludzi zawierzam cały Kościół w Polsce. Niech Maryja wyprasza wszystkim wierzącym i ludziom dobrej woli obfitość darów i łask. Niech otacza opieką tych, którzy się do Niej uciekają. Przez Jej ręce niech Bóg wam błogosławi!

[Saluto cordialmente i polacchi. A Maria assunta in cielo, Madre di Dio e degli uomini, affido tutta la Chiesa in Polonia. Maria ottenga per tutti i credenti e gli uomini di buona volontà un’abbondanza di doni e di grazie. Avvolga della sua protezione quanti a lei ricorrono. Per suo mezzo Dio vi benedica!]

Saluto, infine, i pellegrini italiani. In particolare saluto i giovani della Diocesi di Piazza Armerina e quelli della parrocchia Cristo Re Universale, in Bitonto. A tutti auguro una buona festa dell’Assunta! Grazie. Buona Festa!

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