sabato 4 agosto 2012

Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI al Sacerdote supremo del tempio buddista del Monte Hiei

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE IN OCCASIONE DEL XXV ANNIVERSARIO DELL’INCONTRO INTERRELIGIOSO DI PREGHIERA DI HIEIZAN (GIAPPONE), 03.08.2012

Pubblichiamo il testo del Messaggio che il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato al Sacerdote supremo del tempio buddista del Monte Hiei, in occasione del 25° anniversario dell’Incontro interreligioso di preghiera per la pace nel mondo che si tenne ad Hieizan, sul Monte Hiei, nei pressi di Kyoto.
Il Messaggio del Papa è stato letto oggi da S.E. Mons. Pier Luigi Celata, già Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che si trova in questi giorni in visita in Giappone:

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE

Al Venerabile Kojun Handa256° Tendai ZasuSacerdote 
supremo della denominazione Tendai del Buddhismo

Ho il piacere di accogliere voi e i leader religiosi riuniti per il venticinquesimo anniversario del Vertice Religioso sul Monte Hiei, nello spirito dello storico incontro del 1986 ad Assisi, promosso dal mio predecessore il Beato Giovanni Paolo II. L'impegno per la causa della pace da parte dei leader religiosi è della più grande importanza e sono felice di apprendere che, grazie ai vostri sforzi, l'Incontro sul Monte Hiei è diventato un evento annuale di primaria importanza che contribuisce in modo efficace al dialogo tra le genti di diversi credi.
Sono certo che l'opera del Vertice e il Simposio che studia la risposta dei leader religiosi ai disastri naturali porteranno una più grande solidarietà e collaborazione reciproca. Secondo la prospettiva cristiana, l'amore dato a coloro che soffrono è un riflesso della carità divina di Dio, che ha tanto amato il mondo da mandare il suo unico Figlio Gesù Cristo. In questo senso, il mio pensiero è rivolto al terremoto e allo tsunami dello scorso anno nel nord-est del Giappone e alle atroci conseguenze per tutta la nazione. È stato di conforto conoscere il ruolo efficace dei leader religiosi nell'offrire speranza e sostegno, oltre che consigli e sollievo, a tutti coloro che soffrono. Il tragico evento dimostra anche come le persone di diversi credi religiosi possano cooperare l'una con l'altra per il bene della persona umana.
Con tali sentimenti, e come segno di buona volontà e di amicizia, invoco su di voi l'abbondanza della benedizione divina.

BENEDICTUS PP. XVI

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana 

(Traduzione Osservatore Romano)

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