6 mesi fa
domenica 8 agosto 2010
Il Papa: Abbiamo la certezza che il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti
ANGELUS DEL SANTO PADRE: AUDIO INTEGRALE DI RADIO VATICANA
Vedi anche:
Il Papa: usare le cose senza egoismo o sete possesso. Il cuore si apre a una speranza che illumina e anima la vita (Apcom)
No alla sete di dominio, sì alla logica dell’amore di Dio: così il Papa all’Angelus (Radio Vaticana)
Il Papa ricorda Edith Stein e Massimiliano Maria Kolbe ucciso a Auschwitz (Izzo)
Il Papa: La speranza della venuta di Gesù ci spinge a una vita intensa, non al disimpegno (AsiaNews)
LE PAROLE DEL PAPA ALLA RECITA DELL’ANGELUS, 08.08.2010
Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Benedetto XVI recita l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
PRIMA DELL’ANGELUS
Cari fratelli e sorelle,
nel brano evangelico di questa domenica, continua il discorso di Gesù ai discepoli sul valore della persona agli occhi di Dio e sull’inutilità delle preoccupazioni terrene. Non si tratta di un elogio al disimpegno. Anzi, ascoltando l’invito rassicurante di Gesù «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno» (Lc 12,32), il nostro cuore viene aperto ad una speranza che illumina e anima l’esistenza concreta: abbiamo la certezza che «il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente; gli è stata donata una vita nuova» (Enc. Spe Salvi, 2).
Come leggiamo nel brano della Lettera agli Ebrei nella Liturgia odierna, Abramo s’inoltra con cuore fiducioso nella speranza che Dio gli apre: la promessa di una terra e di una «discendenza numerosa» e parte «senza sapere dove andava», confidando solo in Dio (cfr 11,8-12).
E Gesù nel Vangelo di oggi – attraverso tre parabole – illustra come l’attesa del compimento della «beata speranza», la sua venuta, deve spingere ancora di più ad una vita intensa, ricca di opere buone: «Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma» (Lc 12,33).
E’ un invito ad usare le cose senza egoismo, sete di possesso o di dominio, ma secondo la logica di Dio, la logica dell’attenzione all’altro, la logica dell’amore: come scrive sinteticamente Romano Guardini, «nella forma d’una relazione: a partire da Dio, in vista di Dio» (Accettare se stessi, Brescia 1992, 44).
A tale proposito, desidero richiamare l’attenzione su alcuni Santi che celebreremo questa settimana e che hanno impostato la loro vita proprio a partire da Dio e in vista di Dio.
Oggi ricordiamo san Domenico di Guzman fondatore, nel XIII secolo, dell’Ordine Domenicano, che svolge la missione di istruire la società sulle verità di fede, preparandosi con lo studio e la preghiera.
Nella stessa epoca santa Chiara di Assisi, - di cui faremo memoria mercoledì -, proseguendo l’opera francescana, fonda il secondo Ordine delle Clarisse.
Ricorderemo il 10 agosto il santo diacono Lorenzo, martire del III secolo, le cui reliquie sono venerate a Roma nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura. Infine, faremo memoria di altri due martiri del Novecento che hanno condiviso il medesimo destino ad Auschwitz.
Il 9 agosto ricorderemo la santa carmelitana Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, e il 14 agosto il sacerdote francescano san Massimiliano Maria Kolbe, fondatore della Milizia di Maria Immacolata. Entrambi hanno attraversato l’oscuro tempo della Seconda Guerra Mondiale, senza perdere mai di vista la speranza, il Dio della vita e dell’amore.
Confidiamo nel sostegno materno della Vergine Maria, Regina dei Santi che amorosamente condivide il nostro pellegrinaggio. A Lei rivolgiamo la nostra preghiera.
DOPO L’ANGELUS
Je salue cordialement les pèlerins francophones ! La deuxième lecture de la liturgie de ce jour présente Abraham et Sara comme des modèles de croyants. Vécue avec ardeur et dans la fidélité à la Parole de Dieu, la foi féconde l’existence chrétienne et régénère l’Église. Puisse la Vierge Marie nous aider à rester toujours fidèles à notre vocation et à être des chercheurs infatigables de la volonté de Dieu en lui donnant la place qui lui revient. Je recommande aussi à votre prière les chômeurs et les sans-abris. Bon dimanche et bon pèlerinage à tous !
I offer a warm welcome to the English-speaking visitors gathered for this Angelus prayer. Today’s Gospel reminds us that by God’s goodness much has been given to us, and much will be required of us. During these quiet days of summer let us thank the Lord for the many blessings we have received and draw ever closer to him in prayer, in fidelity to his commandment of love, and in communion with his Body, the Church. Upon you and your families I invoke an abundance of joy and peace in the Lord!
Mit Freude heiße ich die deutschsprachigen Pilger und Besucher beim Gebet des Engel des Herrn willkommen. Besonders grüße ich die Ministrantengruppen aus Bad Reichenhall und Ramsau, aus Fulda und anderen Orten Deutschlands. Der Glaube kann Berge versetzen. Glauben heißt aber nicht, sich bequem zurückzulehnen, da es Gott schon richten wird. Das Evangelium fordert uns vielmehr dazu auf, aufmerksam zu wachen und die anvertrauten Aufgaben treu zu erfüllen. Dann gilt auch uns die Verheißung, daß die im Vertrauen auf Gott vollbrachten Werke der Liebe bleibende, ja ewige Frucht bringen werden. Dazu erbitte ich euch und euren Familien Gottes reichen Segen.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, así como a todos los que se unen a esta oración mariana del ángelus a través de la radio y la televisión. Queridos hermanos: espera y vigilancia son dos características fundamentales de la vida cristiana, que está abierta a la eternidad. En el evangelio de hoy, el Señor nos exhorta a estar vigilantes y en tensión anhelante y llena de amor ante su venida al fin de los tiempos. Que la participación frecuente en la eucaristía, en la que Cristo viene cada día a nuestro encuentro, os ayude a intensificar vuestra fe, esperanza y caridad. Feliz domingo.
Witam obecnych tu Polaków. Wraz z wami pragnę pozdrowić pielgrzymów, którzy w tych dniach zmierzają na Jasną Górę. Szczególne wyrazy duchowej jedności kieruję do uczestników Pieszej Pielgrzymki Krakowskiej oraz Warszawskiej Pielgrzymki Akademickiej, którzy po raz trzydziesty wędrują do tego narodowego sanktuarium, aby przez wstawiennictwo Maryi polecać Bogu sprawy osobiste i społeczne. Wszystkim dziękuję za modlitwy w intencji Papieża i Kościoła. Niech Bóg wam błogosławi!
[Do il benvenuto ai polacchi qui presenti. Con voi saluto i pellegrini che in questi giorni si recano a Jasna Gora. In particolare, sono spiritualmente unito ai partecipanti al Pellegrinaggio a piedi di Cracovia, nonché al Pellegrinaggio accademico di Varsavia, i quali per la trentesima volta si incamminano verso quel santuario nazionale per affidare a Dio, per l’intercessione di Maria, le questioni personali e comuni. Ringrazio tutti per le preghiere secondo le intenzioni del Papa e della Chiesa. Dio vi benedica!]
Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana. In particolare mi rivolgo ai gruppi giovanili di Grumolo Pedemonte, San Martino di Lupari e Sondrio, ed auspico che le importanti esperienze formative di questi giorni possano portare abbondanti frutti spirituali. A tutti auguro una buona domenica.
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