DISCORSI, OMELIE E MESSAGGI DEL SANTO PADRE IN LIBANO
VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI IN LIBANO IN OCCASIONE DELLA FIRMA E DELLA PUBBLICAZIONE DELL’ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI (14-16 SETTEMBRE 2012)
INCONTRO ECUMENICO NEL PATRIARCATO SIRO-CATTOLICO DI CHARFET
Nel pomeriggio, alle ore 16.50, dopo essersi congedato dalla Nunziatura Apostolica di Harissa, il Santo Padre Benedetto XVI si reca in auto al Patriarcato Siro-Cattolico di Charfet per l’Incontro Ecumenico.
Al Suo arrivo, il Papa è accolto dal Patriarca di Antiochia dei Siri, Sua Beatitudine Ignace Youssif III Younan, e dal Superiore della Casa. All’esterno del Patriarcato sono raccolti i Vescovi del Sinodo Siro-Cattolico, riunito in concomitanza con il Viaggio Apostolico, i Padri della comunità e i seminaristi di Charfet.
L’incontro ecumenico ha luogo alle ore 17.15 nel Salone d’onore del Patriarcato, dove si trovano riuniti i Patriarchi Ortodossi, i rappresentanti delle Confessioni protestanti del Libano ed i Patriarchi cattolici del Libano.
Il Patriarca Siro-Cattolico, dopo brevi parole introduttive, presenta individualmente al Santo Padre i partecipanti all’incontro. A ciascuno, il Papa consegna una copia dell’Esortazione Apostolica Post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge ai presenti nel corso dell’incontro:
DISCORSO DEL SANTO PADRE
Santità, Beatitudine,
venerati Patriarchi, cari Fratelli nell’episcopato,
cari Rappresentanti delle Chiese e delle Comunità protestanti,
cari fratelli!
E’ con gioia che mi trovo tra voi, in questo monastero di Notre Dame de la Délivrance di Charfet, luogo significativo della Chiesa siro-cattolica per il Libano e per tutto il Medio Oriente. Ringrazio Sua Beatitudine Ignace Youssef Younan, Patriarca di Antiochia dei Siro-cattolici, per le sue forti parole di accoglienza. Saluto fraternamente ciascuno di voi che rappresentate la varietà della Chiesa in Oriente, e in particolare Sua Beatitudine Ignatius IV Hazim, Patriarca Greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente e Sua Santità Mar Ignatius I Zakka Iwas, Patriarca della Chiesa Siro-ortodossa di Antiochia e di tutto l’Oriente. La vostra presenza rende solenne questo incontro. Vi ringrazio di cuore per essere tra noi. Il mio pensiero va anche alla Chiesa copta ortodossa d’Egitto e alla Chiesa etiopica ortodossa, che hanno avuto il dolore della perdita dei loro Patriarchi. Li assicuro della mia vicinanza fraterna e della mia preghiera.
Permettetemi di salutare qui la testimonianza di fede resa dalla Chiesa Siriaca di Antiochia nel corso della sua gloriosa storia, testimonianza di amore ardente per Cristo che le ha fatto scrivere, fino ai nostri giorni, pagine eroiche per rimanere fedele alla sua fede fino al martirio. La incoraggio ad essere per i popoli della regione segno della pace che viene da Dio e luce che fa vivere la loro speranza. Estendo questo incoraggiamento a tutte le Chiese e comunità ecclesiali presenti in questa regione.
Cari fratelli, il nostro incontro di questa sera è un segno eloquente del nostro desiderio profondo di rispondere all’appello del Signore Gesù: «Perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21).
In questi tempi instabili ed inclini alla violenza, che conosce la vostra regione, è sempre più urgente che i discepoli di Cristo diano una testimonianza autentica della loro unità, affinché il mondo creda nel suo messaggio d’amore, di pace e di riconciliazione. E’ questo messaggio che tutti i cristiani e noi in particolare abbiamo ricevuto la missione di trasmettere al mondo, e che acquista un valore inestimabile nell’attuale contesto del Medio Oriente.
Lavoriamo senza sosta affinché il nostro amore per Cristo ci conduca poco a poco verso la piena comunione tra di noi. Perciò, attraverso la preghiera e l’impegno comune, dobbiamo ritornare continuamente al nostro unico Signore e Salvatore. Poiché, come ho scritto nell’Esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente, che ho il piacere di offrirvi, «Gesù unisce coloro che credono in Lui e che lo amano donando loro lo Spirito di suo Padre, come pure Maria, sua madre» (n. 15).
Affido alla Vergine Maria ciascuna delle vostre persone così come i membri delle vostre Chiese e delle vostre comunità. Ella implori per noi il suo Figlio divino affinché siamo liberati da ogni male e da ogni violenza, e questa regione del Medio Oriente conosca infine il tempo della riconciliazione e della pace. La Parola di Gesù che ho citato spesso durante questo viaggio, سَلامي أُعطيكُم [Vi do la mia pace] (Gv 14,27), sia per noi il segno comune che daremo in nome di Cristo ai popoli di questa amata regione che aspira con impazienza alla realizzazione di questo annuncio! Grazie!
© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana
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